Saremo al Centro 14: vincono Estraneo, Erika Sposini e Saverio Mariani

Problemi tecnici, ma anche come al solito tanta passione, un anno di lavoro e rigoroso volontariato. La quattordicesima edizione di Saremo al Centro, la rassegna per giovani talenti emergenti organizzata dall’omonima associazione col patrocinio di Regione dell’Umbria, comune di Perugia e Ufficio per la pastorale giovanile dell’Arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve è andata in archivio con successo, davanti ad un folto pubblico e alla presenza del neo sindaco di Perugia Andrea Romizi.

Palco Saremo

Una immagine delle serate finali

A fare da anfitrioni sul palco allestito presso il Parco Bellini di Ponte San Giovanni, frazione di Perugia e ultima tappa di un cammino quest’anno itinerante per le realtà del territorio, c’erano Roberto Castellini, Chiara Casagrande Pierantoni e le gemelle Martina e Valentina Sforna. L’evento è stato trasmesso anche in streaming in tutta Italia sulle frequenze di Umbria Radio, col commento di Marta Carloni. Come al solito, tre vincitori, una per categoria (qui i finalisti), più altrettanti premi speciali. Eccoli nel dettaglio:

  • Cover Live: Estraneo (2. posto Equilibrìo, 3. The Red Lady & Johnson Canova)
  • Interpreti: Erika Sposini (2. posto Selene Capitanucci, 3. Landrea)
  • Cantautori: Saverio Mariani and Rock Band (2.  Simone Sabatino, 3. Altrove)
  • Miglior testo: “Vivo a metà” di Simone Sabatino
  • Miglior voce: Marlene
  • Impatto col pubblico: Landrea
  • Premio speciale U. 32 “don Annibale Valigi” (stage presso la Hope Music School, la scuola di musica della Cei a Roma): Niccolò Nevi degli Equilibrìo

I vincitori della categoria Cover Live e Cantautori si sono aggiudicati 20 ore presso uno studio di registrazione, 10 invece per Erika Sposini, vincitrice fra gli Interpreti. La giuria  che ha assegnato tutti i premi era presieduta Carla Quadraccia, in arte Carlotta, cantante nativa di Amelia (TR), già vista al Festival di Sanremo con “Promessa”, nota per la hit “Frena”. Con lei c’erano poi  Giuseppe Anastasi,  autore e compositore due volte vincitore del Festival di Sanremo nel 2009 nella sezione giovani con “Sincerità” di Arisa e nel 2014 sempre con Arisa col brano “Controvento”; Paolo Brancaleoni, canta scrittore umbro; Roberto Forlini, batterista, già collaboratore dei Baustelle e Mauro Formica, bassista che ha collaborato con tutti i più grandi di big della musica italiana, fa parte del programma Radio Due Social Club di Luca Barbarossa di cui è collaboratore.

L'orchestra Musica sull'Acqua

L’orchestra Musica sull’Acqua

Tre serate divertenti e piacevoli nelle quali le canzoni sono state intervallate da sketch comici e momenti di spettacolo vario, tutti a cura dello staff di giovanissimi volontari dell’associazione Saremo al Centro e da momenti di riflessione su argomenti di carattere sociale. E l’ottimo accompagnamento, per la sezione interpreti, dell’Orchestra Musica sull’Acqua di Magione diretta da Lucio Canu, la quale ha fatto anche da “sigla” per ogni ingresso e si è esibita anche in un medley dedicato a Fabrizio De Andrè. Buon livello artistico dei partecipanti,  in costante crescita, non solo per i ragazzi nati artisticamente col concorso dei quali i progressi si sono visti ogni anno, ma anche per molti di coloro che vi hanno preso parte per la prima volta.

Musica scacciapensieri, soprattutto nella giornata di ieri, che ha visto Perugia funestata da un tragico fatto di sangue e sul palco non è mancato un pensiero alla vicenda. Per il resto, come al solito, estrema professionalità ormai rodata da tanti anni di esperienza e da un gruppo che pur accogliendo sempre gente nuova, non fallisce mai l’appuntamento. Già, l’appuntamento. Più di qualcuno vociferava che questa possa essere stata l’ultima edizione, viste le difficoltà economiche ed anche logistiche. “Abbiamo lavorato come se fosse l’ultima edizione, così che potessimo dare ancora più del massimo e offrire a voi tre serate straordinarie-  hanno detto sul palco salutando- ma siamo fiduciosi che ci rivedremo“. L’applauso del pubblico è stato ancora più forte.

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4 risposte

  1. Saverio_01 ha detto:

    Un giorno organizzeranno un concorso LAICO da quelle parti… con una giuria di persone qualificate e meno sketch di una cultura televisiva e stupida… senza parole… bah.

    • Emanuele ha detto:

      “Poco” Gentile Saverio, purtroppo il controllo dell’IP non mi consente di identificare la località esatta da cui ti connetti, ma con buona probabilità sei umbro e dunque sicuramente in qualche modo sei stato parte del concorso.
      In particolare, non riesco a capire se tu sia Saverio Mariani, ovvero uno dei vincitori. Se lo sei, ebbene. Hai criticato la stessa giuria che ti ha fatto vincere (su cui poi torno). Quindi, come direbbe Marzullo “Fatti una domanda e datti una risposta”. (e fra l’altro, potevi dirlo sul palco, quello che hai scritto, quando sei salito a ritirare il premio).
      Diversamente, potresti essere un semplice spettatore, o magari uno che ha partecipato quest’anno o in passato e ha perso, restando scottato da fatto che la giuria non ha riconosciuto il tuo immenso talento. O magari un amico di questo talento. In ogni caso, onestamente resto basito da questo tuo commento, ma come vedi, nello spirito di dialogo che da sempre contraddistingue questo sito, l’ho approvato. I ragazzi della rassegna, che ci leggono, se vorranno (e spero lo facciano) replicheranno. Da parte mia posso dirti che ero lì, in tutte e tre le sere, come lo sono stato nelle ultime sei edizioni, da quando cioè vivo nel perugino. “Concorso Laico”. Se tu sapessi le peripezie di questo concorso e il perchè non è più ospitato solo da Ponte San Giovanni, torneresti sulle tue parole. E’ facile parlare quando non si sanno le cose. Cos’è che ti ha turbato? Qualche intermezzo dedicato a momenti di carattere sociale? Non sei obbligato ad essere d’accordo, ma il rispetto dovrebbe essere alla base del vivere civile. Soprattutto quando sei “ospite”. Negli anni su quel palco è salita gente di tutte le estrazioni politiche, sociali e di tutte le credenze religiose, atei, cattolici praticanti e quant’altro. Ognuno ha avuto la sua voce, nel rispetto della diversità di idee. Peraltro, chi organizza il concorso c’è scritto chiaro e tondo sul regolamento. Se costoro ti sono di disturbo, non eri obbligato ad esserne parte, in qualunque veste. Hanno una chiara estrazione, questi ragazzi, è vero. Eppure mai, mai una volta hanno fatto di questa loro estrazione il tema del concorso.
      “Troppi sketch”. E’ uno stile della manifestazione, da sempre. Posso anche dirti che quest’anno ce n’erano molti meno del solito. L’ispirazione a Sanremo è chiara, sin dal nome del concorso, anche in questo caso, peraltro. Gli sketch servono a rendere l’evento una festa popolare, ad alleggerire un po’ la seriosità della gara. La cultura televisiva “stupida” mi sembra un giudizio di merito assolutamente fuori luogo se rivolto agli sketch del concorso, dove non c’è una parola volgare che è una. Fare gli snob, schifare la televisione, è bello per distinguersi dalla massa. Poi però quando serve, tutti a bussare alle sue porte.
      “Giuria poco qualificata”. C’era l’autore vincitore dell’ultimo Sanremo e di due degli ultimi cinque, due musicisti che hanno suonato e suona con tutti i più grandi del pop italiano, una cantante valida che ha avuto forse meno fortuna di quella che meritava e un autore-poeta-paroliere fra i più celebri d’Italia. Tutti professionisti. Non basta? Ma si, hai ragione, mancavano i personaggi tv, gli attori, loro si che sono gente valida e qualificata per giudicare le canzoni. Mancavano i discografici…quelli che vinci solo se stai simpatico a loro, o magari i blogger quelli che ti mandano avanti a colpi di like.
      Questi ragazzi si “sbattono” tutto l’anno, senza prendere una lira, anzi spesso rimettendoci, in puro spirito di volontariato e non sai nemmeno minimamente quanta fatica fanno a mettere insieme il budget per allestire la rassegna. In gran parte si autofinanziano con due cene e una serie di eventi, che ti assicuro non coprono nemmeno le spese. Nonostante questo c’è stata in giuria nel corso degli anni gente importante, che non è venuta gratis, te lo assicuro. Garantiscono UN’ORCHESTRA per esibirsi. Un’orchestra vera, di professionisti e ragazzi che si stanno avviando a diventarlo. Quanti altri festival lo fanno? Usano la musica per veicolare dei messaggi importanti, dei valori. Non sei obbligato a condividerli – e tanti in gara questi anni ne erano ben lontani, fidati, che ne ho visti di cantanti passare su quel palco e li conosco – ma almeno rispettali. Fanno tutto loro, dalla conduzione, alla scaletta, a quegli “stupidissimi” sketch, al controllo fonico, all’allestimento del palco, allo spostare cose, microfoni e quant’altro. Persino in radio, in quella radio che trasmette in streaming l’evento in tutta Italia, c’è una di loro.
      Forse Saverio, sei fra quelli che tifano perchè la manifestazione chiuda. E magari lasci spazio ad uno di quei concorsi “laici” dove sceglie chi conta o dove si vota a colpi di click. Poi ci si chiede perchè i giovani fanno sempre più fatica ad emergere, anche in campo musicale.

  2. Saverio Mariani ha detto:

    Buonasera a tutti. Scrivo in ritardo e su segnalazione.
    Il “SAVERIO_01” che ha scritto il 07/07/2014 non sono io e colgo l’occasione per prendere le distanze dal suo commento e per ringraziare tutta l’organizzazione, lo staff, la giuria e i ragazzi che hanno speso impegno e talento per la riuscita dell’evento.
    Posso solo aggiungere che sono la prova provata che perseguendo un obiettivo con dedizione e passione alla fine lo si raggiunge, questa infatti era la terza nostra partecipazione.

    Un Saluto
    Saverio Mariani