X Factor 8, la semifinale: esce Emma Morton

Semifinale ad X Factor con la proposizione degli inediti. Poco italiano e molto inglese, ma di questo riparleremo. Sicuramente il tentativo è quello di internazionalizzare il programma, sarà da vedere quanto funzionerà per il target di pubblico che sin qui ha mostrato di supportare molto il programma ma comprare poco o niente i singoli. Ad un passo dalla finale del forum di Assago, se ne vanno Leiner Riflessi ed Emma Morton con Fedez che supera lo scoglio di una seconda manche complessa e porta a riva entrambi i suoi artisti. Di seguito, il racconto della serata con l’analisi degli inediti. E con l’uscita di scena di Emma Morton diventa candidato ad una clamorosa doppietta. Certo è uscita la cantante migliore, peccato davvero.

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Madh -Sayonara: Sicuramente la cifra stilistica di Madh è questa e Fedez ha ragione, questo è più o meno quello che si sente a livello internazionale nelle radio. Il problema è che non necessariamente è roba buona. Qui c’è dietro una produzione australiana e un lavoro che coinvolge un team vicino al dj olandese Tiesto e si sente. La domanda da porsi è? Quanto può vendere in un’Italia che a mala pena fa propro i grandi successi internazionali un genere pur interessante come questo, pieno di contaminazioni e dubstep? Se il riferimento, appunto, sono le produzioni simili estere, non c’è da stare allegri.

Mario Gavino Garrucciu – All’orizzonte : È più che mai la sua canzone, scritta tempo fa e cantata ai provini in versione acustica e qui proposta in versione pop anni 90. Si sente che ha grande voglia di portare sè stesso sul palco e anche se forse lui è un cantante più classico come stile e vocalità qui si propone nella migliore versione da quando è nel programma. La questione, come sempre, è che questo è il suo biglietto da visita, un brano che dovrebbe sfondare, farsi ascoltare. E invece è bello, ma forse non abbastanza forte.

Ilaria Rastrelli – My name : Testo bello e sentito, scritto da lei stessa, ma no, non ci siamo. Niente che possa passare facilmente nelle radio italiane, ancora meno che possa vendere, anche se nel complesso fa molto Florence and The Machine -e quindi di per sè molto sofisticato e poco pop – cosa che sicuramente giova alla reputazione artistica della giovanissima artista, la quale, vale ricordarlo, ha appena 16 anni e grandi margini di miglioramento. Moderno, sicuramentre. Forse troppo per l’Italia.

Leiner Riflessi – Tutto quello che ci resta : Giriamo sempre attorno alla stessa domanda: è un pezzo abbastanza forte da sfondare e farsi ascoltare nelle radio? No, nemmeno questo. Poi lui è bravo, lo canta bene, è anche qualcosa di sicuramente molto diverso, il brano è in italiano e questo un pò aiuterà, si sente anche la mano di Roofio dei 2Fingers. Ma non è semplice farsi largo con queste cose in un panorama musicale italiano troppo contaminato dalle produzioni stereotipate amiciane. Tiene benissimo il palco, che per uno di 17 anni non è poco. Eliminato, era prevedibile
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Emma Morton – Daddy Blues : Finalmente un pezzo che funziona al primo ascolto. Magari non originale, ma di un genere che pur non essendo molto commerciale, funziona parecchio nelle radio. Grande eleganza, si vede l’esperienza del palco e si sente il fatto che l’ha scritta insieme al marito Luca Giovannecchi, con cui si esibisce normalmente in giro per l’Italia. Il brano è in inglese, è vero, ma lei è britannica e quindi tutto è meno forzato. Plauso al coraggio per aver dato leggerezza ad un testo difficilissimo che parla di alcolismo. Era una seria indiziata alla vittoria. Ma purtroppo…

Lorenzo Fragola – The reason why : Se non fosse chiaro abbastanza, Lorenzo Fragola quello che ha più carte da giocarsi per la vittoria finale. Il singolo inedito è quello che in versione acustica aveva sbancato ai provini, qui ha l’unico vero, reale, arrangiamento pop fra tutti i brani. Molto credibile, anche perchè è suo parole e musica e nonostante lui sia uno da canzoni in italiano, questo è un brano con reali potenzialità se non altro radiofoniche. Senz’altro il più centrato relativamente ad una produzione in grado di farsi largo.

SECONDA MANCHE

Lorenzo Fragola -A punk (Vampire weekend)– Magari non tutti conoscono il titolo della canzone, ma l’incipit è famosissimo anche grazie alla pubblicità. Divertente e divertito. Bravo

Ilaria Rastrelli -Nothing compares 2 U (Sinead O’Connor) – Questo brano scritto da Prince reso celebre dalla vocalità non comune della cantante irlandese le calza a pennello. Ballata d’amore che per fortuna non hanno stravolto. Cuore e paasione, deve assolutamente inciderla. Ballottaggio ingiusto.

Mario Gavino Garrucciu – Hey ya (Outkast): Ecco, qui invece l’idea di rendere ballata questo pezzo più uptempo non funziona. Cresce nel finale, diventando quasi bandistico, ma il tutto rende troppo confuso un brano invece anche questo riconoscibile per via di uno spot

Flyover – Asian dub fundation – Lui canta di tutto e sempre con stile, va detto. Il pezzo però è di quelli di non facile presa, cosa che a questo punto della trasmissione è rischiosa. Energetico e difficile, lui va senza problemi. In finale…

Emma Morton -Love is a losing game (Amy Winehouse) – Rischio imitazione al massimo livello, lei per fortuna ne esce bene. Per il resti, questo è il suo mondo, si sente. Ballottaggio inspiegabile.

ULTIMO SCONTRO

Sia Emma che Ilaria vanno benissimo su brani a loro consoni, certamente l’esperienza della scozzese si sente anche in certe situazioni, pur in un brano più di atmosfera e meno immediato. L’errore sulla base da parte dei tecnici nel ballottaggio prima della finale, che ha costretto ad un bis acappella è veramente da matita rossa.

Emanuele Lombardini

Giornalista, ternano, cittadino d'Europa, liberale. Già speaker radiofonico. Ha scritto e scrive di cronaca, sport, economia e sociale per giornali nazionali e locali per vivere; scrive di musica su siti e blog per sopravvivere.

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