“Fome de viagem”, l’inno alle culture (in 8 lingue) di Inês Homem de Melo
Fra le cose più belle che ci ha offerto la stagione delle finali nazionali per l’Eurovision c’è stato come sempre il Festival da Canção, il concorso nazionale portoghese che da qualche anno – esattamente dal 2017 – ha decisamente alzato la qualità dei brani in gara scegliendo di invitare gli autori e non gli interpreti a sottoporre un brano, che poi gli autori stessi, una volta selezionati, decideranno a chi affidare, compresi loro medesimi.
Al fianco di una selezione di autori noti nel panorama lusitano, RTP riserva sempre quattro posti a giovani esordienti senza etichetta. Quest’anno la scelta è stata particolarmente felice perchè tre su quattro hanno superato la semifinale. Uno di questi è Pedro Marques, che ha affidato la sua “Fome de viagem” a Inês Homem de Melo. Nativa di Oporto, 31 anni, questa interprete parla quattro lingue ed alterna la musica all’attività di psicologa.
La musica come terapia al dolore ma anche per esprimere la propria voglia di libertà, cantata poi anche nel suo unico album, di fado, uscito nel 2017. Ma in questo caso il brano è quasi teatrale, molto lusitano nello stile e nell’arrangiamento, sicuramente lontano dal mainstream ma che all’Eurovision avrebbe ben figurato. Anche per una caratteristica non comune: oltre ad essere un inno al viaggio ed alla voglia di conoscere culture diverse, è eseguito infatti in 8 lingue: portoghese, inglese, francese, spagnolo, italiano (c’è un clamoroso omaggio a Roberto Benigni ed al suo film più popolare!), tedesco, svedese, serbo.