Eurovision 2023, meno problemi ma ancora errori. Le prove di mercoledì

Report Live da Liverpool

Cala il sipario anche sulla giornata di mercoledì, dedicata alle prove generali della seconda semifinale dell’Eurovision Song Contest 2023. Un noto proverbio recita “Errare è umano, perseverare è diabolico”, ma evidentemente alla BBC non ne hanno mai sentito parlare.

Spezziamo una lancia a favore del servizio pubblico britannico: si chiamano prove per un motivo, e la prima semifinale è andata liscia come l’olio. Nelle prove generali della seconda semifinale purtroppo non è stato lo stesso.

Dubitiamo per esempio che la portacolori britannica Mae Muller possa ritenersi contenta della clip registrata in serata. Al di là di una performance vocale tutt’altro che pulita, i registi hanno preso per la messa in onda una clip in cui il microfono dell’artista aveva un volume troppo basso. La base, tra l’altro, per almeno metà della performance ha sovrastato la voce di Mae Muller, evidentemente in difficoltà anche per questo motivo.

A proposito di volume basso, lo streaming della seconda Dress Rehearsal aveva il volume nettamente più basso rispetto alla prima. Nel bel mezzo della serata, con l’audio del computer al massimo per poter ascoltare le prove, dalla regia qualcuno si è reso conto del problema e ha alzato di colpo il volume. Chi vi scrive probabilmente manderà per questo motivo alla BBC il conto del cardiologo. Grazie per lo spavento improvviso.

Al di là di questioni puramente tecniche, va segnalato finalmente il cambio del provider dello streaming, dalla videochiamata con Verizon BlueJeans a una ben più normale diretta streaming con Vimeo. Peccato che le conferenze stampa siano ancora con il vecchio provider, e i risultati si vedono. A parte la qualità audio-video discutibile, chi vi scrive non è riuscito a fare neanche mezza domanda dalla chat a lato dello streaming per motivi tecnici.

Per non parlare del fatto che, nella serata di ieri, molti colleghi non siano riusciti ad assistere alla conferenza stampa dei finalisti perché è iniziata in ritardo di quasi un’ora e, ovviamente, il media centre online non permetteva di collegarsi oltre l’orario di fine previsto da programma.

Il ritardo è causato dal sorteggio della metà, che non avviene più in conferenza stampa ma in una diretta esclusiva su TikTok. Anche se, chi è a Liverpool, racconta che tra arena e sala stampa sono 15 minuti a piedi. Non male per tenersi in forma.

Soffermiamoci però sulla serata in sé, che ovviamente non ci ha risparmiato perle già viste lunedì. Torna a trovarci il cartello “VT TO COME”, che sostituisce nientepopodimeno che la clip introduttiva. Come inizio non c’è male.

Per fare uno scomodissimo confronto con l’Eurovision 2022, a Torino fu una clip con Alessandro Cattelan ad aprire la serata. Il conduttore di Tortona fu anche protagonista di un balletto, un vero e proprio opening act, che a Liverpool non c’è. Dovremo accontentarci di una clip che riassume i momenti salienti della prima semifinale, quindi conduttrici sul palco e via con la presentazione della semifinale.

Riprendiamo dunque la gara, per cui dovrebbe essere tutto perfetto. D’altronde la prima settimana di prove a porte chiuse (per ammissione di Osterdahl a causa dei costi di produzione elevati, e non solo per tutelare gli artisti come inizialmente dichiarato) è servita a qualcosa, no? Eppure nelle prove di Reiley, Joker Out e TVORCHI ci sono stati fin troppi problemi con le inquadrature, traballanti e a volte incerte. Come se, le delegazioni, non avessero mai comunicato ai registi quali stacchi modificare.

Nell’interval act abbiamo potuto vedere la spidercam in campo per tre volte. Come se non bastasse, il regista ha palesemente sbagliato due stacchi, inquadrando ben due volte la schiena degli operatori steadycam. È un peccato che, nella prova che andrà in onda in caso di problemi tecnici, ci siano così tante sbavature. Per non dimenticare il momento dedicato ai Big5, con la spagnola Blanca Paloma che ha risposto in inglese alla domanda di Alesha Dixon leggendo la risposta dal suo smartphone.

Bisogna comunque dare a Cesare quel che è di Cesare: lo spettacolo in sé è ben costruito, gli autori hanno fatto un buon lavoro e tutto si incastra molto bene. Bello il segmento con le drag queen, mentre fanno storcere il naso il trenino dopo l’apertura del televoto e alcune clip. Davvero, di quel gioco con Mans Zemerlow e Filomena Cautela potevamo farne a meno.

Per la diretta, che ricordiamo andrà in onda su Rai 2 con il commento di Gabriele Corsi e Mara Maionchi, le cose dovrebbero migliorare. La speranza è che, almeno per sabato, vada liscia come l’olio almeno una prova. Sognare non costa niente.

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