Dieci cover (più due) di successi europei tutte da (ri) scoprire

Iniziamo la settimana a modo nostro, con una carica di energia. Il mondo delle cover è sempre un pianeta a parte, perchè realizzare una “versione” di un brano famoso non è così scontato: se la si fa fedele all’originale il confronto è rischioso, soprattutto con artisti dalla grande vocalità. Più spesso, la cover prende vita propria quando la si cambia nell’arrangiamento, destrutturandola completamente. Eccovi allora un viaggio attraverso 12 covers di artisti europei molto diverse fra loro.

You spin me round – Netta

Versione EDM di questa super hit pop del 1984 dello storico gruppo britannico Dead or alive  capitanato da Pete Burns, dopo averla eseguita all’Eurovision 2023 nel Liverpool Songbook, la cantante israeliana ha deciso di inciderla. E secondo me ha fatto bene.

Whole again – Dadi Freyr

Sempre dal Liverpool Songbook dell’Eurovision 2023, la versione realizzata in chiave EDM dal cantautore e producer islandese della hit incisa nel 2000 delle Atomic Kitten. A tutta energia, davvero.

 

Ella elle l’a- Kate Ryan

Incisa nell’ormai lontano 2008, Kate Ryan la canta ancora ai concerti e del resto l’artista belga è nota anche per aver inciso diverse cover di spessore. L’originale di questo brano dedicato alla grande Ella Fitzgerald è della francese France Gall, nel 1987.

Forever young – Becky Hill

Nel 2020 Becky Hill, uno dei nomi emergenti del pop britannico, realizza questa versione del successone del 1984 dei tedeschi Alpahaville per una campagna benefica di Mc Donald’s: disco d’argento nel Regno Unito, tutti i proventi andarono ad un progetto per combattere la fame nel mondo.

 

Sarà perchè ti amo – Tommy Johansson

Anche i metallari hanno un cuore tenero ed un’anima pop. Tommy Johansson è stato per diversi anni il chitarrista dei Sabaton, una delle band glam metal più famose di Svezia e d’Europa. Sul suo canale YouTube ha realizzato una serie di cover in chiave metal di successi internazionali. Questa del successo (1981) dei Ricchi e Poveri è particolarmente ben fatta.

 

Mamma Maria- Little Big

Se invece amate il gabber e il rave, allora quello che fa per voi è questa versione decisamente particolare della hit dei Ricchi e Poveri anno 1984 realizzata dai russi Little Big, qui rinominati all’italiana Piccolo Grandi per lo show parodia Ciao 2020. Fra i primi ad opporsi all’invasione dell’Ucraina, i Little Big sono ora in esilio negli Usa.

 

Cheri Cheri Lady- Malena

Anno 1985, i tedeschi Modern Talking fanno innamorare tantissime coppie con il loro lentone più famoso. Nel 2022 ritroviamo questa versione decisamente più ritmata a cura della giovanissima Malena, vincitrice dello Junior Eurovision 2021 e del suo mentore, il producer Tokionine. Made in Armenia.

 

Danzing Lasha Tumbai – Go_A

Per la serie: come rendere interessante una delle più brutte canzoni – musicalmente – della storia dell’Eurovision, i Go_A, in gara nel 2021, eseguono questa versione del brano della connazionale Verka Serducka (secondo nel 2007) per la serie “Home concerts” sul tetto del palazzo della tv ucraina. E trasformano il brano in un folk EDM migliore dell’originale.

 

Charlie fa surf – Sethu, Jiz & BNKR 44

Una delle più belle cose sentite a Sanremo 2023 nella serata cover è stata questa versione del successo dei Baustelle del 2008, eseguito da Sethu insieme al gruppo nu punk fiorentino Bnkr 44, con i beat  e la produzione di Jiz, fratello di Sethu

 

Dernière danse- Perpetuum Jazzile

Perpetuum Jazzile sono una delle ensemble acappella più grandi (come numero di componenti) e importanti d’Europa.  Alcuni mesi fa, questo progetto sloveno ha inciso questa interessante versione del successone datato 2013 della francese Indila.

 

Dzuli- Daniel Kajmakoski

Per intenditori eurovisivi. “Dzuli” è la canzone con cui Danijel Popovic condusse la Jugoslavia al quarto posto nell’Eurovision 1983 e tuttora la canzone eurovisiva di lingua slava più venduta della storia, con oltre 300.000 copie.  Qui il successo del cantautore montenegrino è riproposto dal suo collega macedone, in gara nel 2015. L’originale è a questo link.

 

The final countsdown- Symphonica

Chiusura tutta italiana con questa ensemble vicentina che ripropone grandi successi in chiave rock accompagnandosi con un’orchestra di musica sinfonica. Qui la vediamo eseguire il successo datato 1986 degli Europe.

 

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