Sanremo 2024: Geolier è il peggiore per distacco della serata cover, ma la vince. Le pagelle
Fischi del pubblico e anche in sala stampa dopo la proclamazione della Top 5 della serata cover di Sanremo 24, che si è appena conclusa. La classifica c è stata determinata dal televoto (34 percento), dalla giuria della sala stampa (33 percento) e da quella delle radio (33 percento) ed è la seguente.
- Geolier con Guè, Luchè e Gigi D’Alessio – Medley “Strade” (Brivido, O Primm’ammore- Chiagne)
- Angelina Mango e il quartetto d’archi dell’Orchestra di Roma – La Rondine
- Annalisa, La Rappresentante di Lista e il coro Artemia – Sweet dreams
- Ghali e Ratchopper- Medley “Italiano vero” (Bayna, Cara Italia, L’Italiano)
- Alfa e Roberto Vecchioni – “Sogna ragazzo sogna”
Le pagelle
- Sangiovanni con Aitana – Farfalle/Mariposas (Sangiovanni e Aitana): Il pezzo era già brutto nella versione originale, in questa versione remixata è al limite dell’inascoltabile. Aitana è una big della musica spagnola. Enorme tristezza vederla prestarsi a questa roba. Indegno. VOTO 2
- Annalisa con La Rappresentante di Lista e coro Artemia – Sweet dreams (Eurythmics): Perfettamente affiatate, intonate e dritte come una spada, su un grande classico synth pop. Bella fusione di voci accompagnate dal coro. Al limite della perfezione. VOTO 9
- Rose Villain con Gianna Nannini – Medley (Scandalo, Meravigliosa creatura, Sei nell’anima di Gianna Nannini): Il rischio davanti a questi medley è di farsi coinvolgere dalle canzoni. Giudicato liberi da questo aspetto, va detto che abbiamo sentito di meglio. Male assortite. VOTo 5
- Gazzelle con Fulminacci – Notte prima degli esami (Antonello Venditti): Non facile a livello emozionale giudicare un pezzo così bello. La nuova scuola romana cresce bene, con due dei suoi migliori esponenti. Lacrimucce. VOTO 8
- The Kolors con Umberto Tozzi – (Medley Ti amo, Gloria, Tu di Umberto Tozzi): Ho grande stima per Umberto Tozzi, per le grandi canzoni che ci ha regalato. Ma è in difficoltà evidenti. Non ha sicuramente aiutato Stash. VOTO 5
- Alfa con Roberto Vecchioni – Sogna ragazzo sogna (Roberto Vecchioni): Si gioca sul filo delle emozioni anche in questo caso. Alfa non si lascia sopraffare dal maestro Vecchioni. Il brano gli piace e si sente. Ovazione meritata. VOTO 8.5
- Bnkr44 con Pino D’Angiò – Ma quale idea (Pino D’Angiò): L’arrangiamento sgonfia un pezzo che era in fondo rimasto popolare solo per il flow. Pino D’Angiò va per la prima volta a Sanremo e oggettivamente non è più in grado, per una serie di motivi, di fare la differenza. La band non proprio intonata. VOTo 4
- Irama con Riccardo Cocciante – Quando finisce un amore (Riccardo Cocciante): Il brano festeggia 50 anni e li festeggia con un duetto in bello stile. Irama un po’ sovrastato da Cocciante, ma era quasi inevitabile. Nel complesso, piacevole. VOTO 6.5
- Fiorella Mannoia con Francesco Gabbani – Che sia benedetta e Occidentali’s Karma: Cantano i pezzi di entrambi. Ti piace vincere facile. VOTO 6
- Santi Francesi con Skin – Hallelujah (Leonard Cohen):Il rischio di crollare su un grande classico era dietro l’angolo. Il duo si conferma fra i migliori della scena attuale e Skin è in grandissima forma. VOTO 8
- Ricchi e Poveri con Paola e Chiara – Sarà perché ti amo e Mamma Maria (Ricchi e Poveri): Momento karaoke, dopo alcuni bicchieri. Però molto bello. VOTO 6
- Ghali con Ratchopper– Medley “Italiano vero” (Bayna e Cara Italia di Gahli, L’Italiano di Toto Cutugno): Ghali dimostra perchè è il miglior rapper italiano in circolazione. Produzione e arrangiamenti di grande livello, il coraggio di portare l’arabo sul palco di Sanremo e il racconto coraggioso dell’Italia di oggi. VOTO 9
- Clara con Ivana Spagna e coro di voci bianche del Teatro Regio di Torino – Il cerchio della vita (dal film il Re Leone): Clara dimostra che sa cantare senza autotune. È una delle voci migliori di questa edizione, un talento vero. Bella la magia e l’atmosfera e l’armonia di voci con Spagna e i piccoli cantori. VOTO 9
- Loredana Bertè con Venerus – Ragazzo mio (Luigi Tenco con l’arrangiamento di Ivano Fossati): Bello l’arrangiamento, ma stasera ha giocato al risparmio, cantando malino. Non si capisce il senso di utilizzare uno dei cantautori più interessanti come Venerus solo come chitarrista. VOTO 6
- Geolier con Guè, Luche e Gigi D’Alessio – Medley “Strade” (Brivido, O Primm’ammore- Chiagne)- Difficile anche commentare quello che è andato in scena. La differenza di arrangiamento con Ghali è imbarazzante VOTO 1.
- Angelina Mango e Quartetto d’archi dell’orchestra di Roma – La rondine (Mango): L’arrangiamento col quartetto d’archi dell’Orchestra di Roma spoglia la melodia lasciando spazio alla performance vocale di Angelina Mango. Che probabilmente dopo stasera va a prendersi uno dei due primi posti. VOTO 10
- Alessandra Amoroso con Boomdabash – Medley (Le radici ca’tieni, Mambo salentino e Karaoke di entrambi): Karaoke Guantanamera. VOTO 6
- Dargen D’Amico con BabelNova Orchestra – Omaggio a Ennio Morricone con“Modigliani” sulle note di The Crisis e Dove si balla: Sicuramente suggestivo, soprattutto canta senza stonare. Però è tutto molto light. VOTO 5.5
- Mahmood con Tenores di Bitti – Com’è profondo il mare (Lucio Dalla): La musica popolare sarda non saliva sul palco di Sanremo dai tempi dei Tazenda. L’operazione con Mahmood è suggestiva e fatta bene, ma manca di spinta. VOTO 7
- Mr. Rain con Gemelli DiVersi e la nazionae italiana di ginnastica ritmica– Mary (Gemelli DiVersi): L’arrangiamento non è niente di che, ma quel furbone di Mr.Fox ha voluto parlare del tema del momento, invitando anche le ragazze medagliate sul palco. VOTO 6
- Negramaro con Malika Ayane – La canzone del sole (Lucio Battisti): “Cantavamo a squarciagola le canzoni di Battisti” (cit). Ecco, appunto. VOTO 6 perchè è quella canzone
- Emma con Bresh – Medley Tiziano Ferro (Imbranato, Non me lo so spiegare e Sere Nere): Come sopra, sono le canzoni che fanno la differenza, perchè il duetto è quello che è. Non male, ma nemmeno eccezionale. VOTO 6.5
- Il Volo con Stef Burns – Who wants to live forever (Queen): Poco da dire. Brano nelle loro corde interpretato alla loro maniera. Non amo il loro genere di musica, ma a livello vocale non c’è dubbio che diano punti a molti. VOTO 8.
- Diodato con Jack Savoretti e Filippo Timi – Amore che vieni, amore che vai (Fabrizio De Andrè): Interpretazione delicata, raffinata, Diodato non delude e Jack Savoretti si conferma un cantautore di spessore e ricorda le sue origini italiane. Bello il recitativo a sorpresa di Filippo Timi. VOTO 8
- Il Tre con Fabrizio Moro – Medley Fabrizio Moro (Pensa, Portami via, Il senso di ogni cosa): Karaoke sui brani di Moro, con l’inteprete originale a fianco. VOTO 6
- BigMama con Gaia, La Niña e Sissi – Lady Marmelade (Labelle): Questa vesione con inserti in napoletano è una delle cose più centrate della serata. La chicca è “Senza giacca e cravatta” di Nino D’Angelo in sottofondo quando cantano “Io ballo ma senza cravatta”. VOTO 8.5
- Maninni con Ermal Meta – Non mi avete fatto niente (Ermal Meta e Fabrizio Moro): Anche in questo caso, la presenza dell’interprete originale non può che portare ad una versione pressochè conforme all’originale. VOTO 6.5
- Fred De Palma con Eiffel65 – Medley Eiffel65 (Too much of Heaven, Viaggia insieme a Me, Blue): Quanti ricordi di adolescenza. Soltanto grazie. VOTO 8.
- Renga e Nek – Medley (Meravigliosa, Angelo, Fatti avanti amore, Laura Non c’è): Serata con ospiti, sono i soli che se ne privano. Perchè? VOTO NC