X Factor 2024, il secondo live: eliminato Pablo Murphy, Paola Iezzi perde il secondo artista
La seconda puntata dei live di X Factor va in archivio con Paola Iezzi che rimane con un solo artista dopo appena due live. Il livello della gara quest’anno è molto alto, per cui non è ammissibile anche la minima sbavatura, e Pablo Murphy che era andato al ballottaggio anche la scorsa settimana ne fa le spese.
Prima Manche
Team Jake La Furia
Francamente – Mi fai impazzire (Blanco feat. Sfera Ebbasta): È strano, ma molto bello. Sarà che siamo abituati a sentire questo brano con una produzione particolare e valanghe di autotune nella versione originale, ma questa versione libera da ogni sovrastruttura è difficile da decifrare. Senza dubbio il risultato è positivo ed è la dimostrazione che questa artista è perfettamente in grado di spaziare tra mille generi diversi senza mai perdere credibilità. VOTO 7.5
El Ma – Try (Pink): Non era il suo pezzo e si sentiva, purtroppo non era totalmente a punto su questo brano che definire difficilissimo è riduttivo. Non era al top vocalmente ma non l’ha lasciato trasparire più di tanto, ha cantato bene, però mancava un po’ di personalità e di interpretazione personale. Era andata molto meglio su “Rise”, ma sicuramente il brano non l’ha aiutata più di tanto. Va al ballottaggio. VOTO 7
Team Manuel Agnelli
Punkcake – Gone daddy gone (Violent femmes): Qui bisognerebbe fare due discorsi separati: uno per l’arrangiamento e uno per l’intonazione. Innanzitutto il modo in cui hanno suonato, scambiandosi anche gli strumenti (voce compresa) e inserendo una marimba, audace ma giusto, è stata molto bella. Lato voce, con il fatto che non ha cantato Damiano ma Bruno, l’intonazione è andata a farsi benedire. Comunque l’esperimento è stato simpatico, non una sufficienza piena ma sono convincenti. VOTO 5,5.
Team Achille Lauro
I Patagarri – sw1n6o (thasup feat. Salmo): Sono riusciti a far diventare bello un pezzo che personalmente non amo particolarmente. Sono bravi, c’è poco da dire, suonano dal vivo senza base né click quindi onore per loro. Nel primo live erano un po’ più “a punto”, ma probabilmente è frutto di una trasposizione in chiave jazz di in brano che non ha nulla a che fare con il genere. Sarebbe bello capire se possono discostarsi per una volta da questo jazz purissimo. VOTO 6,5
Lorenzo Salvetti – 100 messaggi (Lazza): Non c’è molto da dire, non è perfetto ma chissenefrega, è andato oggettivamente molto bene. In un primo momento sembrava Achille Lauro che canta Lazza, nel ritornello aveva quel modo di trascinare le parole che è tipico del cantautore romano, l’intensità dell’esecuzione è stata travolgente. Sarebbe bello sentirlo su qualcosa di diverso, un po’ più frizzante, però gli mancava poco per raggiungere la perfezione in questo brano. VOTO 8,5
Team Paola Iezzi
Lowrah – Man down (Rihanna): Brava è brava, ma bisognerebbe sentirla su altro. Sicuramente ha interpretato benissimo il brano, molto bella anche la performance, ma perché “Man down” e non “Diamonds” (per andare sempre con Rihanna) per vederla fuori dalla sua comfort zone? E perché poi non provare a sentirla in italiano, magari restando in quel genere pop con un pezzo di Elodie o di Annalisa che sono le regine indiscusse del pop italiano? Comunque il giudizio è positivo. VOTO 7.
Seconda Manche
Team Achille Lauro
Les Votives – Sign of the times (Harry Styles): L’unica cosa che viene da dire, subito dopo l’ascolto, è “peccato che sia finita così presto”. Una power ballad trasformata in chiave rock ma senza snaturarla, sempre in maniera trascinante, è un’emozione unica che già di per sé questo capolavoro di Harry Styles regala di suo. Anche qui non sono perfetti, ma non importa perché sono stati veramente eccellenti. VOTO 10
Team Manuel Agnelli
Danielle – Lugano addio (Ivan Graziani): Due note due su questa performance: innanzitutto farlo esibire dopo Les Votives è un malus assoluto e, due, l’unico che può cantare Ivan Graziani rendendogli giustizia è Filippo Graziani, suo figlio. Dal punto di vista vocale una sequela di imprecisioni e due stecche pesantissime hanno purtroppo rovinato un pezzo immortale. VOTO 3
Mimì – Something on your mind (Karen Dalton): Questa interpretazione è un balsamo. Dire che è andata molto bene è riduttivo, ha soltanto 17 anni ma è una piacevole garanzia. Un diamante grezzo che sta continuando a crescere, maturare e migliorare di volta in volta. Semplicemente splendida. VOTO 9
Team Paola Iezzi
Pablo Murphy – Mr. Brightside (The Killers): Finalmente un Pablo Murphy meno “felicione” del solito. Rimane però un’interpretazione dalle sonorità che ricordano vagamente le rock band adolescenziali, quelle da liceo che non sono male ma non sono neanche bene. Le imperfezioni vocali purtroppo erano molto evidenti ed erano frutto di una sofferenza interiore che però non è riuscito a tirare fuori del tutto. Va al ballottaggio. VOTO 6
Team Jake La Furia
The Foolz – I was made for loving you (Kiss): Se l’obiettivo di Jake e dei The Foolz era quello di lasciare sconcertati, ci sono riusciti ma non in senso positivo. Mettiamo da parte l’inglese, che era imbarazzante, ma il risultato in generale è stato l’esatto opposto di ciò che si può considerare buono ed è un vero peccato. VOTO 2
Ballottaggio
El Ma (Vampire di Olivia Rodrigo) vs Pablo Murphy (Aonther day in paradise di Phil Collins): Cosa vogliamo dire a El Ma, che è stata perfetta con un pezzo di Olivia Rodrigo? Non che Pablo Murphy sia andato male, però l’arrangiamento era bruttino e lui troppo scanzonato per un pezzo del genere. Eliminato Pablo Murphy.