Eurovision Song Contest 2011: vincono Ell & Nikki (Azerbagian), secondo Raphael Gualazzi. L’insostenibile “saccenza” degli opinionisti

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L’edizione 2011 dell’Eurovision Song Contest va all’Azerbaigian. Il duo Ell& Nikki, all’anagrafe Elgar Gasimov (20, lui) e Nigar Jamal (30, lei) ha vinto largamente la rassegna con “Running scared”, un brano di produzione svedese, mettendo insieme 221 punti. Al secondo posto, contro ogni pronostico, si è piazzata “Madness of love” di Raphael Gualazzi che ha battuto sul filo di lana “Popular” di Eric Saade 189 a 185. Grandi sconfitti i Blue, (appena undicesimi) che hanno interpretato malissimo la loro “I can” e Amaury Vassili (quindicesimo), nettamente penalizzato dalla sua scelta di abbassare di un tono la maestosa “Sognu”, che così è diventata da grande pezzo classico lirico uno sfiatato pop lirico.

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L’Italia che ha raccolto 12 punti da San Marino, Spagna e Albania e diversi 10 punti, centra così il suo secondo piazzamento sul secondo gradino del podio: 38 anni dopo “Si” di Gigliola Cinquetti (1974), un italiano sfiora la vittoria. L’ultimo podio assoluto  (escludendo ovviamente la vittoria di Toto Cutugno nel 1990) era invece del 1987 con “Gente di mare” di Tozzi e Raf. Un rientro in grande stile che mette a tacere tutti i corvi ed i detrattori che in questi giorni hanno tifato contro il nostro paese soltanto perchè c’era un brano che a loro non piaceva. La versione internazionale dell’album “Reality and FantasY” che ha già conquistato Francia e Germania, si prepara adesso a sbarcare nel resto del continente.

Un trionfo per la tv di Baku, che in quattro partecipazioni non è mai andata sotto l’ottavo posto ed è curioso che dopo due edizioni passate a scialacquare soldi (nel 2008 furono spesi 800 mila dollari per la partecipazione,nel 2009 fu assoldato Arash, l’autore persiano-svedese tra i più famosi in Scandinavia e l’anno scorso, l’anno scorso è stato ingaggiato il coreografo di Beyoncè e il regista dei video di Micheal Jackson, oltre a spendere altri soldi per vestire la cantante Safura di un abito ricoperto di lampadine) sia arrivata nell’anno in cui sotto questo fronte hanno investito meno. I due artisti hanno vinto la selezione azera per il solo cantante a pari merito (anzi per la precisione l’ha vinta lui, poi la giuria ha deciso di affiancarle anche Nikki) e poi la canzone è stata scritta in un secondo tempo.

Un trionfo completo per la Svezia, dunque, che si conferma regina del pop europeo (non a caso tutti i maggiori big statunitensi hanno anche un produttore svedese: il paese è anche il terzo esportatore di musica nel mondo).La Grecia conferma il suo record: è l’unico paese che da quanto esistono le semifinali (anno 2004) ha sempre centrato un posto nei primi dieci: nonostante un pezzo non straordinario Lukas Giorkas e Stereo Mike hanno chiuso settimi. Giusto davanti ai Jedwards, protagonisti assoluti al televoto. La Danimarca, quinta resta una delle nazioni migliori d’Europa mentre la Russia, altro paese noto per sperperare denari inutilmente, raccoglie solo un sedicesimo posto con il fondo di cassetto firmato RedOne (il produttore e paroliere di Lady Gaga).

Peccato per l’ultimo immeritatissimo posto della svizzera Anna Rossinelli, che rovina un pò la festa per il ritorno in finale del paese rossocrociato, l’altra grande delusione è l’Ungheria, il cui sound anni ’90 sembrava destinato ad un piazzamento migliore del 22. finale. Applausi meritatissimi per Dino Merlin, sesto con la Bosnia grazie al mestiere ed all’esperienza. Ottimi risultati per l’Ucraina (4.), la Germania padrona di casa (ottimo decimo posto). Meritava di più anche l’Estonia, ma l’elettropop è sempre un genere che divide.

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LA SERATA RAI – Lo spettacolo su Rai 2 è trascorso nel complesso piacevolmente con Raffaella Carrà grande maestra di cerimonie e tifosa in giusto, con quel sano spirito partigiano che deve animare la manifestazione. Semmai, c’è da sottolineare la scelta sbagliata di farsi aiutare da Massimo Bernardini e dal gruppo di Tv Talk (i fans veri dell’Eurofestival, erano in piedi, in un angolo, senza diritto di parola). Commenti, quelli del gruppo della trasmissione di Rai3, totalmente inappropriati, che confermano ancora una volta il solito vizio italico di considerarsi per forza il centro della musica, senza fare lo sforzo di mettere il naso fuori dalla finestra.

Perchè la canzone che ha vinto non è la migliore, su questo c’è un generale accordo, ma non la si può definire negativamente solo perchè arriva da un paese tradizionalmente lontano dal nostro mainstream.  Particolarmente negativa la serata di Massimo Bernardini, lontano un miglio dallo spirito giovanile della manifestazione, completamente disinformato  e critico su quasi tutte le canzoni che non fossero l’Italia (sempre per quella strana forma di italocentrismo culturale che ci attanaglia da una vita quando parliamo di musica, come se dovessimo vincere per atto dovuto: e i Blue che dovrebbero dire, allora, con i loro 12 milioni di dischi venduti?).

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Tutti d’accordo a parlare di concorso che fa vendere i dischi ma poi succede che vince l’Azerbaigian e allora “ma il disco di questi chi se lo compra”. Quello di Safura, l’anno scorso, è entrato nella chart di Billboard. Davanti alla prima canzone italiana. Ed era arrivata soltanto quinta. Che poi sarebbe bastato poco. Sarebbe bastato leggersi le note su un qualsiasi sito per scoprire che in realtà la canzone vincitrice non ha nulla di azero, essendo totalmente composta da autori svedesi. Ed è anche totalmente fuori luogo il commento fatto da Bernardini relativamente all’attesa durante le votazioni: sarebbe bastato andarsi a rivedere su youtube una qualsiasi votazione di 15 anni fa per scoprire che non  vero che “i talent show hanno fatto scuola, questo creare l’attesa l’Eurovision l’ha mutuato dai talent show, solo che l’Eurovision lo fa in maniera molto più povera”.Che tristezza. No, peggio. Che vergogna. Per ulteriori approfondimenti vi rimandiamo ad Eurofestival News.

CLASSIFICA FINALE

  1. AZERBAIGIAN — Ell & Nikki — Runnig scared  221 punti
  2. ITALIA — Raphael Gualazzi — Madness of love 189
  3. SVEZIA — Eric Saade — Popular 198
  4. UCRAINA — Mika Newton — Angel 159
  5. DANIMARCA — A Friend in London — New Tomorrow 134
  6. BOSNIA ERZEGOVINA — Dino Merlin — Love in rewind 125
  7. GRECIA — Lukas Giorkas ft Stereo Mike — Watch my dance 120
  8. IRLANDA — Jedward — Lipstick 119
  9. GEORGIA — Eldrine — One more day 110
  10. GERMANIA — Lena — Taken by a stranger 107
  11. GRAN BRETAGNA — Blue — I can 100
  12. MOLDAVIA — Zdob si zdub — So lucky 97
  13. SLOVENIA — Maja Keuc — No one 96
  14. SERBIA — Nina- Caroban 85
  15. FRANCIA — Amaury Vassili — Sognu 82
  16. RUSSIA — Alexeij Vorobyov — Get you 77
  17. ROMANIA — Hotel Fm- Change 77
  18. AUSTRIA — Nadine Beiler — The secret is love 68
  19. LITUANIA — Evelina Sasenko — C’est ma vie 63
  20. ISLANDA — Sjonni’s Friend — Coming home 61
  21. FINLANDIA — Paradise Oskar — Da Da Dam 57
  22. UNGHERIA- Kati Wolf — What about my dreams? 53
  23. SPAGNA — Lucia Perez — Que me quiten lo bailao 50
  24. ESTONIA — Getter Jaani — Rockfeller street 44
  25. SVIZZERA — Anna Rossinelli- In love for a while 19

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Nessuna risposta

  1. juliette ha detto:

    Grazie Emanuele per la puntuale e condivisa cronaca! Cercavo stamani qualche commento, ma e’ impossibile leggere cose intelligenti e aggiornate. Non ho seguito la cronaca della tv italiana, ma se e’ vero quel che riporti di M. Benardini, questo tipo di commenti sono davvero mediocri..
    Da Italiana non conoscevo l’Eurovision Song Contest, ma vivendo all’estero da anni ho rispettato sempre questo grande entusiasmo attorno all’evento. Quest’anno si e’ svolto a Duesseldorf, dove vivo, alcuni colleghi sono andati in ferie per seguire tutte le prove e le serate… Un entusiasmo trascinante. Ieri mi sono impegnata a seguire la finale e ho trovato l’evento davvero interessante e un grosso trampolino di lancio per la musica italiana all’estero! Tutto cio’ nonostante il silenzio nella stampa nazionale e il disinteresse generale e l’ultimo decennio di assenza (!!). Abbiamo ribaltato la classifica alla fine con un brano bellissimo (che non conoscevo perche’ non seguo sanremo da anni) e nella nostra lingua. La canzone azera che ha vinto e’ carina e se e’ piaciuta a tutti, e’ bene che abbia vinto! Non si puo’ giudicare un brano con il solito italocentrismo…
    Spero che si riesca a dare a questo evento il giusto peso che merita, questa e’ una grossa opportunita’ per rilanciare la musica italiana all’estero e sentirci un po’ tutti piu’ europei.
    un saluto!

    • Ranma25783 ha detto:

      purtroppo la RAI sente solo sull’orecchio puntato all’Auditel: 6,43% e ho detto tutto

  1. 23 Maggio 2011

    […] Eurovision Song Contest 2011: vincono Ell & Nikki (Azerbagian), secondo Raphael Gualazzi. L’insostenibile “saccenza” degli opinionisti Scritto da cdlibridvd Fonte: Dove c'è musica […]