Sanremo 2013/retropalco: Marta sui Tubi e Chiara promossi, Mengoni da risentire

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Perchè Sanremo è sempre Sanremo. Puoi cambiare i fattori in campo (leggi i cantanti), inserendone di nuovi e anche meno conosciuti, ma il risultato non cambia.  La prima serata va in archivio con un trionfo dal punto di vista televisivo: nella prima parte parte il festival ha totalizzato 14.196.000 telespettatori e 47,61% di share, nella seconda 8.146.000, 53.54%. La media è di 12.969.000 e 48.30% share. Età media di 52 anni, che sembra tanta ma in realtà è più bassa rispetto agli ultimi due anni, con un aumento della fascia 15-24 anni e del tasso di scolarizzazione del pubblico (4%).

L’operazione rinnovamento funziona, o almeno sembra funzionare. E oggi che il Festival schiera in campo artisti più rassicuranti sul fronte del pop come Annalisa o i Modà, ci sono le premesse perchè il risultato possa essere quantomeno bissato. Di sicuro, ieri, chi si aspettava un festival pop è rimasto deluso. Chi invece sapeva a cosa si andava incontro, si è goduto una serata di buone canzoni e belle scoperte. I Marta sui Tubi, comunque vada, sono i vincitori morali della serata, con due ottimi  brani alieni per il festival, il verso migliore della rassegna (“Non soffro se mi sento solo, soffro se mi fai sentire dispari”) e un consenso abbastanza generale degli addetti ai lavori e anche di una fetta di pubblico, a dimostrazione che il rock può avere tranquillamente cittadinanza sul palco dell’Ariston. “Dispari” è uscita, lasciando spazio a “Vorrei“, forse più rappresentativa del loro mondo musicale, ma resta uno dei pezzi migliori di questa edizione.

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Più che Sanremo, a tratti sembrava il Club Tenco, con tanta canzone d’autore di livello (Silvestri, Gualazzi)  e atmosfere da jazz club: Simona Molinari e Peter Cincotti hanno portato una ventata di freschezza ed allegria: peccato che sia uscita la canzone del maestro Lelio Luttazzi, ma anche “La felicità”, ad un secondo ascolto può crescere molto: i due si divertono e divertono, potrebbero essere una grossa sorpresa. E all’Ariston, in sala stampa, crescono notevolmente le quotazioni di Raphael Gualazzi, che porta in finale “Sai (Ci basta un sogno)”, a completare quelle atmosfere rarefatte che hanno avuto l’ideale chiusura con Maria Nazionale. Perfetta nell’interpretazione, ha portato in finale un pezzo tipicamente napoletano che ieri ha riscosso grande successo sopratutto fuori dai confini italiani.

Chiara sembra già una delle candidate per il podio: voce ferma e potente, sempre sapientemente modulata nonostante la visibile emozione, due pezzi molto festivalieri e una notevole personalità: il tango stile Gotan Project firmato Bianconi, “Il futuro che sarà”  avanza a grandi passi: domani sera, col primo vero televoto unito al voto della giuria, potrebbe già lanciare lo sprint. Marco Mengoni, primo dei tre candidati eurovisivi, è stata la vera delusione della serata: due pezzi medi interpretati non benissimo e la sensazione che i fasti degli inizi siano parecchio lontani. Tuttavia “L’essenziale”, che ha passato il turno, è un pezzo tipicamente sanremese che alla distanza guadagnerà sicuramente  punti. Per ora è già in testa su I Tunes.

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Una risposta

  1. icalamari ha detto:

    Reblogged this on iCalamari and commented:
    A qualcosa servirà San Remo. Eccelsi Marta sui tubi! Buona notte :-)