Battiti Live 2014: live da Gallipoli il racconto della terza serata
Terza serata del Battiti Live 2014, dall’area portuale di Gallipoli piena di vacanzieri e anche stavolta l’evento non delude, tutt’altro. Dopo due settimane con Maddalena Corvaglia, cambia il testimonial dello sponsor: stavolta sono le due “Iene” Pio e Amedeo, anche loro pugliesi doc, ma originari di Foggia. Partenza con la conduttrice (con Alan Palmieri) Roberta De Matthaeis, in consolle. Presenta, balla, fa la dj ed è molto sexy. Niente male.
Pochi convenevoli, le solite selfies e poi spazio alla musica. Comincia Il Cile con “Sole cuore alta gradazione”, che anticipa il nuovo album: è un Cile più radiofonico e meno inutilmente verboso rispetto alle sue prime cose, piace senz’altro di più, anche se “Perché io bambina, sono il diavolo del lessico, sono Freddy Kruger in una villa in Messico” davvero non si può sentire. Segue “Cemento armato”, il singolo che lo lanciò. Fra l’altro ha anche aperto i concerti dei Cranberriers e di Ben Harper, davvero una escalation importante in soli due anni per il cantante aretino.
Seguono gli Zero Assoluto. Subito “All’improvviso”, uscito lo scorso Gennaio poi il classico “Per dimenticare”. Ribadiamo quanto detto nella serata di Matera: sul palco si relazionano col pubblico benissimo e in una serata live conta. Personalmente non so se comprerò mai un loro disco (a proposito: “Alla fine di un giorno”, il nuovo album esce il 9 settembre), ma di sicuro ad un loro concerto non m’annoierei.
Pio e Amedeo. No, non fanno ridere. Meglio allora passare a Noemi, il cui album “Made in London” è andato al di sotto delle attese. Peccato, perché è molto bello davvero. “Bagnati dal sole”, il brano sanremese proposto in avvio, però è una delle più deboli. “Don’t get me wrong” , il nuovo singolo, funziona invece benissimo. A lei va il “Limone d’oro” dello sponsor, destinato alle canzoni che hanno fatto innamorare. La prescelta è “Sono solo parole”.
Acclamati i Club Dogo, che cominciano con “P.E.S”, quindi eseguono il nuovo “Weekend”. Anche per loro, l’album, registrato a Los Angeles, è in uscita il 9 settembre, si chiamerà “Non siamo più quelli di Mi Fist”. Passaggio di testimone col duetto insieme ad Arisa “Fragili” , attuale numero uno (sic!) della classifica italiana dei download. Poi la cantante lucana da sola con “Malamorenò” riarrangiata, che c’era piaciuta anche a Matera poi “Controvento” e “La cosa più importante” in versione originale.
Si riparte con Moreno e “Che confusione”, cui seguono “Prova Microfono” e “L’interruttore generale”, ft Antonio Maggio ma senza Antonio Maggio sul palco (presente sulla base). Anche per lui riscontri dell’album “Incredibile” inferiori a quelli del precedente. Poi sale sul palco l’austriaca Anna Wappel, in arte Anna F col suo tormentone “DNA“: dopo Moreno, l’occasione buona per ripartire di slancio. “Too far” è nuovo (per l’Italia, già vecchio di sei mesi per l’Europa, ma del resto “DNA” ha quasi un anno, in realtà).
Accoglienza freddissima del pubblico per Raffaella Fico: “Rush” è al limite dell’inascoltabile, davvero. Per fortuna poi arriva Dolcenera, che gioca praticamente in casa, visto che è di Galatina: “Niente al mondo” è bello e radiofonico e lei si conferma artista di spessore. A seguire “Ci vediamo a casa”, che cantato a Gallipoli diventa di fatto anche un omaggio alla sua terra. Ultimo giro che parte con “Dusty men” del belga Saule, hit in ritardo da noi e poi “Chanteur bio”, sempre dall’album “Géant“: finalmente anche un pezzo in una lingua diversa da italiano e inglese.
Segue Deborah Iurato, la vincitrice di Amici con “Anche se fuori è inverno“, molto radiofonico e il nuovo “Piccole cose”. Finale come la settimana scorsa affidato a Gabry Ponte: subito l’inedito “Buonanotte giorno”, a seguire “La danza delle streghe” per chiudere con “La fine del mondo”, che campiona gli Europe.