Battiti Live 2014: il racconto della quarta serata live da Bisceglie
Quarta serata di Battiti Live 2014 dal lungomare di Bisceglie, con il pugliese doc Mingo, all’anagrafe Domenico De Pasquale, popolare volto di Striscia la notizia ed ex speaker di Radionorba in veste di “padrino” della serata. Roberta De Matthaeis in versione long hair insieme al direttore della radio Alan Palmieri come sempre al timone. Comincia Marco Carta, col brano col quale ha vinto Sanremo 2009, vale a dire “La forza mia”. Segue il nuovo singolo “Splendida ostinazione”, scritto dall’accoppiata Daniele Coro-Federica Camba. Molto radiofonico ma scarsamente originale.
Syria con “Odiare”, che porta la firma di Max Pezzali, Fortunato Zampaglione e Francesco De Benedittis. Il pezzo è intriso di dubstep e funziona. Segue una interessante cover di “Innamoratissimo” dei Righeira, ovviamente in versione femminile, secondo singolo dell’album “Syria 10”. E’ un pezzo di Sanremo 1986, sentirlo così fa un effetto molto particolare, siamo tornati indietro di colpo agli anni 90 con gli arrangiamenti.
E’ la serata dei revival sanremesi. Anna Tatangelo comincia con “Ragazza di periferia”, ballata portata all’edizione 2005 e poi “Essere una donna”, terzo nel 2006 e vincitore della sezione Donne quindi i nuovi singoli “Senza dire che” e “Muchacha“, già sentito al Summer Festival e scritto da Kekko Silvestre dei Modà. Il quale, va detto, ha scritto cose molto migliori. Persino “Se si potesse non morire” era migliore di questo. Davvero.
Passaggio di testimone con gli Zero Assoluto, che presentano subito il singolo “All’improvviso“, poi mani alzate del pubblico sul classico “Per dimenticare“. Spazio Giovani con una interessante novità: i pugliesi Lanificio 52 che propongono il singolo d’esordio “Calamita“: ne riparleremo, ma intanto va detto che il loro tango è veramente interessante. Occasione importante per loro, quella di esibirsi davanti ad un pubblico enorme come quello della manifestazione di Radionorba.
Poi salgono sul palco Tiromancino che propongono subito “Liberi” e a seguire “Immagini che lasciano il segno“, brano dedicato dalla figlia. É per Federico Zampaglione e il suo gruppo il premio “Limone d’oro” a cura dello sponsor, dedicato alle canzoni che hanno fatto innamorare: il brano in questione è “La descrizione di un attimo” (anno 2000) che viene riproposto in versione chitarra, basso, tastiere e voce
Alla ripresa, Paolo Belli con “Senti che rombombom”. L’artista bolognese, non certo da mainstream radiofonico e commerciale, è uno di quelli che si apprezza tantissimo live. Se andate ad un suo concerto, non smetterete mai di battere il tempo col piede. Se non ci credete, vi rimandiamo ad un nostro vecchio post proprio dedicato a lui: concerto e intervista. “Rido”, con la partecipazione di Loretta Grace è l’ultimo singolo. Anche se non sembra, Loretta Grace è di Atri (Teramo), di padre americano e madre africana.
Chiusura con “Sotto questo sole”, brano con cui quando faceva parte dei Ladri di Biciclette, insieme con Francesco Baccini vinse il Festivalbar. Era il 1990, la serata vintage prosegue. Quindi “Hey signorina” e “Ho voglia di ballare con te“, tutti insieme al precedente in un medley voce e chitarra.
Nick Howard con “Untouchable” è il primo ospite straniero: molto più celebre in Germania, dove ha preso parte a The Voice che nel suo Regno Unito (ne parlammo qui). Noi siamo al solito un anno indietro. Segue il nuovo “Dancing as one”, per la prima volta eseguito in Italia e non ancora arrivato nelle radio.
Moreno. L’idea di presentare un duetto senza il duettante (in questo caso Antonio Maggio per “L’interruttore generale“), presente solo su disco, è imbarazzante. Va bene il singolo in promozione, ma a tutto c’è un limite. Quindi la sua maggiore hit “Che confusione” e poi “Prova Microfono”.
Rush finale che parte con il belga Saule e il tormentone “Dusty men” quindi “Chanteur Bio”. Non c’è Charlie Winston, come la settimana scorsa, ma almeno la sua parte è cantata dal vivo da uno dei suoi musicisti. Poi Deborah Iurato con “Anche se fuori è inverno” poi “Piccole cose”. In chiusura i Dear Jack con “La pioggia è uno stato d’animo” e “Domani è un altro film“. Domenica prossima gran finale da Taranto.