Festival di Sanremo 2016, sprint a sei per la vittoria: Fragola e Caccamo-Iurato favoriti, sale Francesca Michielin

Parte la volata finale di Sanremo 2016 e mai come stavolta è gara aperta. Senza un favorito vero, il voto delle giurie potrebbe contare più del previsto, anche se ci sarà da fare i conti con gli artisti ad alto potenziale di televoto. A questo proposito, sarà interessante vedere quanto e se inciderà in negativo sui votanti (ma anche sul pubblico) la coincidenza col big match fra Napoli e Juventus: il bacino campano, tradizionale terra di conquista di Clementino e Rocco Hunt, ma anche uno dei più prolifici in termini di televoti in assoluto, dividerà il suo pubblico?

Lorenzo Fragola

I nomi destinati a giocarsi la vittoria sembrano sei. La vera sorpresa sono gli Stadio, che si sono guadagnati il consenso del pubblico sul palco, sono apparsi ogni sera convincenti e a scapito di un gap iniziale in termini di televoto, stanno  guadagnando consensi che potrebbero anche sparigliare le carte: “Un giorno mi dirai” è suonatissima dalle radio e anche questo avrà il suo peso. In un festival di giovani e con molte intonazioni imprecise, l’esperienza e la professionalità di un gruppo con 40 anni di carriera potrebbe anche fare la differenza. Più difficile la scalata per Enrico Ruggeri, pur in presenza del brano più moderno in concorso, ma il cantautore milanese potrebbe comunque portare a casa un posto nei 10.

Per adesso in testa alle classifiche di gradimento e a quelle dei bookmaker c’è “Via di qua” di Giovanni Caccamo e Deborah Iurato, che se si portassero a casa il trofeo, regalerebbero la prima vittoria assoluta alla Sugar e dopo tanti anni strapperebbero dalle mani delle major il premio. La ballata firmata da Giuliano Sangiorgi ha le carte in regola per  far bene e il duo ragusano ha mostrato ottimo affiatamento. Dietro al duo, c’è stabile da inizio settimana Annalisa, anche se “Il diluvio universale” è forse uno dei brani meno immediati. A favore della cantante savonese però c’è una interpretazione magistrale, una delle poche di questo concorso. Elio e le storie tese sono stabili al terzo posto, ma la loro “Vincere l’odio” non pare avere la giusta forza – nonostante il gradimento generale – per tenersi dietro i nomi più forti al televoto. Più probabile che possano concorrere per qualche premio speciale, al pari di Patty Pravo.

Il favorito numero uno, nonostante sia solo quarto per i bookmakers è Lorenzo Fragola. Il ventenne catanese non ha convinto per niente nelle sue due uscite live ma “Infinite volte” sta avendo come previsto un grande traino radiofonico. La sua etichetta ci crede molto e si profila un probabile duello con Francesca Michielin: “Nessun grado di separazione” è l’unico brano in ascesa fra quelli che lottano per il vertice e le performance della cantante veneta, pur con quale limite di gioventù, ne hanno confermato le ottime doti interpretative. Stasera aprirà la finale, potrebbe non esserle d’aiuto. L’outsider è Rocco Hunt: molto forte al televoto, riuscirà a coinvolgere col suo groove le giurie? Storicamente, quel sound è difficile per Sanremo ma come sempre, mai dire mai. Arisa è in discesa, ma va tenuta d’occhio: è stata la migliore a livello di performance e la sua melodia molto sanremese ha conquistato soltanto consensi.

Quanto al ripescaggio, stasera ad inizio finale sapremo chi ce l’ha fatta, ma sembra difficile che il televoto possa aver ripescato un nome diverso dai Dear Jack, gli unici fra i cinque condannati al ballotaggio (gli altri sono Neffa, Bluvertigo, Zero Assoluto e Irene Fornaciari) a poter contare su un pubblico abituato a questo genere di votazioni. Il ripescato, a quanto sembra, canterà per ultimo.

Emanuele Lombardini

Giornalista, ternano, cittadino d'Europa, liberale. Già speaker radiofonico. Ha scritto e scrive di cronaca, sport, economia e sociale per giornali nazionali e locali per vivere; scrive di musica su siti e blog per sopravvivere.

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