Eurovision 2017, semifinale con giro d’Italia: Trieste, Verona, Campania e… San Marino
L’Italia e l’Eurovision, un binomio che ritorna. Così come tre anni fa andò in scena una inedita finale con quattro artisti che parlavano l’italiano su cinque in gara (Valentina Monetta, Emma, Sebalter e Tinkara Kovac, con la sola esclusione di Hersi Matmuja, eliminata in semifinale), domani la sorte ha messo in campo una semifinale decisamente al sapore d’Italia. Senza l’Italia, ovviamente, perchè Francesco Gabbani sarà direttamente in finale sabato sera.
Si comincia, nell’ordine con l’austriaco Nathan Trent, al secolo Nathanaele Koll, figlio di un violinista della Filarmonica di Vienna e di una nobile discendente degli antichi signori di Milano (i Della Torre Valsassina) e di Duino. Triestino d’origine, come la mamma e la nonna,canta e parla fluentemente in Italiano, sogna Sanremo e ama la musica di Marco Mengoni.
Il viaggio attorno allo stivale passa poi per la Campania, terra di origine dei genitori di Claudia Faniello, la cantante maltese, la cui ballata “Breathlessly“, uscita di recente anche nella versione italiana “Perdersi“, somiglia tanto a quelle canzoni che passavano nei festival di Sanremo dei primi anni 90. Peraltro, dato curioso, il direttore della tv maltese ha sangue italiano, per la precisione perugino, da parte di madre.
Quindi sarà la volta di Valentina Monetta e Jimmie Wilson, sotto bandiera sammarinese. Padre calabrese e mamma del Titano per la cantante del microstato, che insieme al performer statunitense cercherà una difficilissima scalata alla finale con una canzone assai divisiva sin qui, “Spirit of the night”, che sarà comunque però uno dei momenti più allegri della serata.
E poi naturalmente c’… Verona. Che è il titolo della canzone degli estoni Koit Toome e Laura, scritta da Sven Lohmus, santone eurovisivo estone, che è stato nella città di Romeo e Giulietta e se n’è innamorato, tanto da costruirci sopra una canzone, citando anche la storia d’amore dei due amanti narrati da Shakespeare. E se poi non vi dovesse bastare, nel mezzo troverete anche “My friend”, la canzone del tenore croato Jacques Houdek, che per metà è in italiano. Insomma ce n’è abbastanza per godersi un’altra serata di grande spettacolo musicale. L’Italia stasera non vota perchè lo ha fatto martedì. E forse è un peccato, davvero.