“Open Up”: scatta l’Eurovision Song Contest 2021 con due italiani: Måneskin e Senhit
L’attesa è finita. Lunga due anni, per colpa di una pandemia che non è ancora finita e che costringe a distanziamento, mascherine e restrizioni ma l’Eurovision Song Contest ritorna. Sarà una grande sfida perchè all’Ahoy Arena di Rotterdam da stasera va in scena il primo grande evento internazionale con pubblico dopo il Covid: 3500 spettatori stanno trovando posto in arena: lo hanno già fatto ieri nella jury semifinal numero uno e continueranno a farlo da oggi a sabato, fra prove ufficiali e serate live.
Certo è un Eurovision speciale, perchè manca tanto di quello che fa Eurovision: gli eventi di contorno, la folla gioiosa che si mescola agli artisti e lo spirito di condivisione che anima da sempre lo show, ma del resto la salute è ancora giustamente la priorità per tutti e così’ pazienza se la ‘bolla’ artistica e quella della stampa per una volta non si incroceranno. A proposito, la stampa, quest’anno è in parte da casa: 500 persone in arena, altre 1500 in streaming: fra questi ci siamo anche noi di Euromusica, titolari di un accredito per la prima volta.
Sarà un Eurovision speciale anche perchè proprio il Covid, per la precisione le restrizioni di viaggio ancora in atto in alcuni Paesi fanno sì che per la prima – e probabilmente unica volta – un’artista gareggerà da casa: è Montaigne, portacolori dell’Australia, che a Rotterdam non è potuta volare e dunque al posto della sua esibizione sul palco sarà mostrato il cosiddetto live-on-tape, ovvero una esibizione di back up, realizzata secondo le regole eurovisive e registrata a Marzo a Sidney. La stessa situazione potrebbe verificarsi se qualcuno degli artisti a Rotterdam dovesse risultare positivo nel corso dei test che quotidianamente vengono effettuati: in questo caso però avendo tutti già effettuato due prove, potranno scegliere se usare il live-on-tape o la seconda prova.
Polonia ed Islanda, a questo proposito, hanno dovuto saltare la passerella del turquoise carpet, per la positività di un membro della delegazione: entrambi si esibiranno giovedì quindi c’è ancora tempo per gestire i tamponi molecorari a cui dovranno sottoporsi tutti i componenti. In gara i paesi sono comunque 39, dopo il ritiro dell’Armenia a causa dei postumi della guerra col Nagorno Karabakh e la squalifica della Bielorussia che per due volte ha sottoposto all’organizzazione una canzone dai contenuti politici.
Doppia Italia
Per l’Italia ci saranno come è noto i Måneskin, vincitori del Festival di Sanremo con una versione di “Zitti e buoni”, leggermente ridotta e depurata del linguaggio scurrile. Ma gli italiani in concorso saranno due: giovedì sera la seconda semifinale sarà aperta da Senhit, bolognese di famiglia eritrea in gara per San Marino con un team il cui direttore artistico è Luca Tommassini.
Il team sammarinese in queste settimane ha fatto segnare un discreto hype con la vicenda legata alla presenza o meno sul palco del rapper Flo Rida, che fa un ‘featured’ nel brano in concorso “Adrnalina”: lo sapremo solo giovedì ma è assai probabile che sul palco continuerà ad eseguirle l’ex X Factor Don Jiggy. Senhit però non potrà contare, in semifinale, sui voti italiani, perché l’Italia vota stasera.
Mai come quest’anno l’Italia ha il favore del pronostico: l’anima rock della band romana sembra piacere a tanti: l’ultima vittoria italiana risale giusto a trent’anni fa con quella “Insieme: 1992” di Toto Cutugno che diventata quasi un inno all’europeismo ed a suo modo una icona eurovisiva. Un successo italiano contribuirebbe senz’altro a lanciare definitivamente l’Eurovision anche da noi. Intanto però una piccola soddisfazione ce la possiamo prendere col fatto che i Måneskin stanno dando grande prova di internazionalità distinguendosi anche per l’inglese fluente, cosa non così comune fra gli artisti italiani.
E poi hanno il vantaggio di essere ‘nuovi’ rispetto al grande blocco di artisti che sono stati riconfermati dall’edizione cancellata lo scorso anno: sarà interessante capire quali fra questi, soprattutto coloro che lo scorso anno avevano brani ‘forti’ potranno ancora beneficiare di una scia di consensi.
Fra le novità di questa edizione il debutto della lingua sranan tongo, una lingua franca parlata da mezzo milione di persone nel Suriname e che è contenuta in “Birth of a new age” del rappresentante di casa, Jeangu Macrooy. E poi la prima volta del Portogallo tutto in inglese oltre al ritorno del russo per la prima volta dal 2009 ed al debutto ufficiale di un brano completamente in ucraino, visto che ufficialmente quello dello scorso anno, non conta poichè non è entrato in gara.
Dove vederlo in tv
Stasera e giovedì semifinali su Rai 4 e Radio 2 (anteprima ore 20.45, diretta della gara dalle 21), col commento di Saverio Raimondo ed Ema Stokholma. Finale sabato sera (anteprima 20.35, gara dalle 21) su Rai 1 col commento di Gabriele Corsi e Cristiano Malgioglio e Radio 2, commento di Saverio Raimondo ed Ema Stokholma. Tutte e tre le serate anche in diretta su San Marino RTV dalle ore 21, col commento di Lia Fiorio e Gigi Restivo.