MEI 2021, la seconda giornata tra premi e Irene Grandi
Anche la seconda giornata del MEI 2021 è letteralmente volata via. Tanti artisti si sono esibiti sui palchi nel centro di Faenza, sarebbe stato utile il dono dell’ubiquità per seguire tutto quanto.
La giornata musicale è iniziata nel pomeriggio, tra soundcheck vari, con alcune nostre vecchie conoscenze che si sono esibite sul palco di Amnesty International in versione acustica, alla mostra su Patrick Zaki: HER e Blindur.
Blindur si è esibito anche in serata al Premio dei Premi, sul palco davanti al Teatro Masini, che noi purtroppo non abbiamo seguito, insieme a tanti altri giovani artisti che hanno di fatto aperto la strada a Francesco Bianconi. Il frontman dei Baustelle, ancora una volta da solo, ha cantato alcuni dei suoi brani più belli, tra cui “L’Abisso“, e noi sfortunatamente abbiamo avuto modo di ascoltarne soltanto il soundcheck.
Il palco centrale
Sul palco centrale invece, tra i tanti artisti che si sono esibiti, citiamo i Dellai, VV, Marco Sentieri (che ovviamente ha cantato anche il pezzo sanremese “Billy Blu“), Giuse The Lizia, Amerigo Verardi e la Nuova Compagnia di Canto Popolare, che ha ricevuto il premio alla carriera. Alle 22:22 tutto si è fermato. Gli organizzatori del flashmob “bauli in piazza” sono saliti sul palco ed è scattato il minuto di silenzio per far ripartire la musica.
È salita sul palco centrale anche la vincitrice del premio MEI Giovani, Cmqmartina, che ha cantato cinque brani tra cui “Matta vera” e i brani presentati a XFactor “Lasciami andare” e “Sparami“. Il merito più grande della giovane artista? Quello di non sbagliare mai una nota.
Un premio è andato anche a Rai Isoradio per il format “Sulle strade della musica“, che ha l’obiettivo di far scoprire nuovi artisti al pubblico della radio dedicata ai viaggiatori.
A chiudere la serata ci ha pensato Irene Grandi, che ha ricevuto il premio Rai Radio Live e quello alla carriera. L’artista di Firenze ha fatto un viaggio attraverso il blues, regalando cover di brani come “Il tempo di morire” e “Personal Jesus” e alcuni suoi grandi successi come “Se mi vuoi“, “La tua ragazza sempre” e “Lasciala andare“. Erano previsti 40 minuti di concerto, ma lei ha cantato per un’ora piena, deliziando il pubblico.
La nota stonata
La giornata si è dunque conclusa così, ma ahimè oltre alla festa del MEI ci sono stati anche alcuni lati negativi. Uno fra tutti l’abbiamo già segnalato in passato. Alcuni uffici stampa e soprattutto alcuni artisti dimenticano che è grazie a noi, che raccontiamo la musica, se il pubblico li conosce. Avremmo voluto realizzare numerose interviste, ma purtroppo alcune sono saltate proprio per questo motivo. Alcune infatti, malgrado abbiamo seguito tutte le indicazioni fornite dai vari uffici stampa, ci sono state banalmente negate per le motivazioni più disparate.
La nota ironica è che chi vi scrive ha contattato tre uffici stampa differenti per un solo artista (tra cui quello che segue l’evento e quello del singolo artista), ottenendo tre risposte diverse. È un peccato poi che, seguendo le indicazioni di uno degli uffici stampa, la risposta del management sia stata “Facciamo solo interviste concordate prima” e che altri colleghi (sicuramente non giornalisti e non inviati di testate giornalistiche), che hanno seguito la stessa indicazione, siano stati accolti diversamente dallo stesso artista.
Forse Euromusica non è stato ritenuto degno di tale onore, malgrado il suo fondatore sia un giornalista professionista con oltre 25 anni di carriera e il sottoscritto non è certo al suo primo evento da accreditato, comprese le due edizioni di Musicultura seguite per questo blog e l’Eurovision 2021 per Eurofestival News. Una vera e propria mancanza di rispetto, se si considera che chi vi scrive ha percorso circa 600 km per seguire il MEI. In ogni caso è stata un’occasione sprecata anche per gli artisti, a maggior ragione se giovani e indipendenti, di trovare spazio nel mare magnum dell’informazione musicale.