“Alie”, la consacrazione dei Cats On Trees ha il suono dell’introspettiva

Alie è l’ultimo lavoro dei Cats On Trees, il duo francese che da qualche anno sta facendo il giro del mondo. L’album, pubblicato sotto l’etichetta Tôt Ou Tard e anticipato dai singoli Please please please She was a girl, è probabilmente una delle uscite musicali più interessanti dell’ultimo periodo.

Ben 13 tracce (12 più una bonus track, per essere precisi), tra cui i due singoli estratti, formano un album che è il lavoro più introspettivo del duo francese. Non a caso il duo composto da Nina Goern e Yohan Hennequin, in attività dal lontano 2007, macina un successo dietro l’altro e non vuole smentirsi nemmeno in questa.

Alie e l’introspettiva dei Cats On Trees

Con Alie, che è il terzo album firmato dai Cats On Trees, si raggiunge quello che probabilmente è il punto più alto della loro carriera. Già dalla pubblicazione di Please please please, primo singolo estratto dall’album, si è capito che con questo lavoro il duo avrebbe osato, spingendosi oltre l’indie pop che li contraddistingue dagli esordi e “bussando alla porta” di un pop rock trascinante.

Oltre alle sperimentazioni musicali, è il senso di questo album a renderlo speciale, unico nel suo genere: siamo davanti al lavoro più introspettivo, quasi confessionale del duo. Si parla di trasmettere emozioni, di sentire la mancanza di qualcuno, delle difficoltà di essere genitori, lo stare in coppia o da soli in un mondo in chiaroscuro. Raggiungere la luce comporta un viaggio nella tristezza e, sebbene la malinconia abbia sempre tinto le canzoni dei Cats on Trees, qui il duo la abbraccia e la trasforma astutamente.

Il risultato è un viaggio attraverso mille sfumature del pop, che regalano sensazioni ed emozioni differenti ad ogni ascolto per ogni  brano. In sintesi Alie è una perla del pop francese, una pietra preziosa che ognuno, dall’ascoltatore occasionale all’orecchio più raffinato, non può assolutamente permettersi di ignorare.

 

 

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