The Voice Senior, altri tre ritorni: Dario Gay, Ronnie Jones e Gianni Conte

The Voice Senior, in puntata speciale per recuperare quella saltata venerdì, ha di nuovo regalato alcuni big (dopo Clara Serina de I Cavalieri del Re nella prima serata). Tutti sono riusciti a superare il primo step e ora dovranno provare a farsi selezionare per la finale.

Dario Gay – oggi 62 anni – è un nome noto a chi segue le vicende sanremesi: ha infatti due Festival di Sanremo fra i Giovani nel 1990 e 1991, senza grande fortuna. Ma “Sorelle d’Italia”, canzone dedicata alle prostitute (“le signore delle serate scure, che non fanno rima con amore”), è rimasta a suo modo iconica.  Già collaboratore di Enrico Ruggeri,  poi autore per tanti (Rita Pavone e Renato Zero su tutti), poi per scelta ha lasciato la musica progressivamente.

Sul palco di The Voice Senior ha fatto girare due giudici con “Il mare d’inverno” di Loredana Bertè, ma scritta proprio da Ruggeri. Loredana Bertè lo ha riconosciuto ma non si è girata non gradendo la sua performance. Si girano Ricchi e Poveri e Gigi D’Alessio, lui sceglie quest’ultimo.

 

Il secondo nome celebre è Ronnie Jones. Oggi 85 anni, il cantante statunitense da tempo in Italia è uno degli interpreti più versatili della scena europea, popolarissimo in Italia, Francia e Germania fra gli anni 70 ed 80. Da noi è stato anche sia una voce radiofonica (celebre dj di RTL 102.5, Radio 105 ma anche Radio Rai), che un volto televisivo (Popcorn, l’alternativa di Canale 5 a Discoring). Ma soprattutto ha lavorato con Zucchero e Renzo Arbore.

E con Loredana Bertè (nel musical Hair, di cui è stato direttore musicale), che lo riconosce subito quando si gira, come tutti i coach sulle note di “Superstition” di Stevie Wonder. Ovviamente ha scelto Loredana Bertè.

E’invece Clementino a riconoscere Gianni Conte, 63 anni, attuale solista dell’Orchestra Italiana di Renzo Arbore. L’interprete napoletano si è esibito in maniera impeccabile sulle note di “Uomini soli” dei Pooh, collezionando tre girate (non lo ha fatto Loredana Bertè). Per lui la scelta, stilisticamente ovvia, è stata quella di Gigi D’Alessio.

 

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