“Someone else” e “Sorry”: ecco i ClockClock, la band nata da una jam session

Come schizzare in testa alle charts dal nulla, all’improvviso. Leggere alla voce ClockClock. Si perchè questa band di Mannheim fino all’anno scorso  non era mai riuscita mai nemmeno lontanamente a trovare riscontri discografici al loro pop comunque di ottima fattura. Poi è arrivato l’incontro con il collettivo di producers Glockenback e come spesso capita è stato un trampolino di lancio.

Someone else” è il loro primo singolo in Top 10, attualmente al numero 2 dell’airplay nazionale ma è stato il fruttuoso incontro coi dj a lanciarli. Le due collaborazioni, su “Redlight” (disco d’oro in Svizzera e Germania coi soli streaming) e “Brooklyn” (disco d’oro anche in Austria), li hanno fatti conoscere al grande pubblico che ora, dopo sei anni di carriera, scopre anche le loro produzioni in solitario. Come “Sorry” (disco d’oro in Svizzera).

Tante assonanze col pop internazionale di matrice britannica – a tratti c’è dentro Ed Sheeran – la band nata da una jam session comune dei tre componenti sembra comunque aver imparato bene la lezione sta sfornando una serie di singoli freschi e di ottimo appeal.

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