X Factor 2024, la terza serata di audizioni: Mimì Caruso e Les Votives ai bootcamp

Terza e ultima serata di audizioni ad X Factor. Il livello, come confermato dalle prime due uscite, si è molto alzato. Merito sicuramente di un poker di giudici molto competenti, meno inclini al cazzeggio e soprattutto, che hanno l’esperienza per poter giudicare con serietà.

Migliore della serata Francesca Siano su Wicked Game di Chris Isaak: artista già con esperienza di palco e si sente e oltretutto ha già diversi endorsement in rete. Voce calda, intensa, ottima tenuta del palco. Meno esperta, ma molto forte complessivamente soprattutto a livello vocale la diciassettenne Mimì Aminata Caruso da Usmate Velate, origini maliane: “Figures” di Jessie Reyex è un pezzo difficilissimo ma lei lo padroneggia senza esitazioni. Ha già diversi concorsi alle spalle e si sente: su di lei Manuel Agnelli gioca l’X Pass per portarla ai bootcamp. Il primo l’aveva usato Achille Lauro con Les Votives con “Gold on the Ceiling” dei Black Keys.

.Sul fronte inediti invece la migliore è Samia Pozzobon: voce profonda brano moderno, bella interazione col pubblico e radiofonico un po’ grezzo nell’arrangiamento ma che con un po’di lavoro potrebbe diventare una bella hit.

Bella e difficile la scelta dei Solo per i Soci che scelgono un pezzo dei Diaframma, icone del rock italiano anni 70 (ma “Diamante grezzo” è del 1990): la premiano tutti meno chi dovrebbe, ovvero Manuel Agnelli. Ma a livello di band la cosa migliore è la versione di “Roma è stasera” di Motta fatta dagli Aura & Marylin: batteria vecchio stile picchiata forte, distorsori, voce graffiata, del sano rock come una volta. Lunaspina porta “Je ne regrette rien” di Edith Piaf: bravissima, molto nella sua comfort zone. Ma la domanda è: come si adatterà una come lei a un talent pop?

Bella voce, ma qualche imprecisione per l’italo-palestinese Tara Al Azool: “Seven rings” di Ariana Grande è un pezzo difficile, lei lo impreziosisce con barre in arabo e a volte va per la tangente. Molto acerba ma interessante. Come anche la sedicenne  Aurora Venosa con “Nisciun’ / m’ manc”, trap in napoletano.

Bene anche A Flower Tide con una versione molto particolare di “Summertime sadness”, sicuramente moderni nell’arrangiamento che ha stravolto il brano ma al tempo stesso lo ha reso originale.

Per la serie: “Abbassa la cresta”, Antonio Ascione ammazza Micheal Jackson, si presenta con i capelli lunghi dicendo che li avrebbe tagliati solo quando sarebbe salito sul palco di Sanremo. I giudici lo bocciano nettamente e lui dice X Factor non è il suo palco perchè il suo è Sanremo dove salirà l’anno prossimo. Al limite dell’inascoltabile la versione punk di “Lamette” di Rettore dei Punkcake, cantata male, suonata non certo a livello da programma come X Factor.

Antonio “Tarian” Tari è la parodia di un cantante funk: distrugge “Uptown funk”: vive in Germania, è un personaggio molto simpatico e umano, sprizza allegria da tutti i pori, ma davvero è improponibile per un talent show.

Dalla prossima settimana i bootcamp con la terribile sfida ad eliminazione con le sedie da assegnare che scendono da cinque a quattro. Un altro segnale che la qualità aumenterà sicuramente.

Emanuele Lombardini

Giornalista, ternano, cittadino d'Europa, liberale. Già speaker radiofonico. Ha scritto e scrive di cronaca, sport, economia e sociale per giornali nazionali e locali per vivere; scrive di musica su siti e blog per sopravvivere.

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