Eurovision 2025: la prima semifinale. Gabry Ponte e Skhodra Elektronike in finale

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Foto: Alma Bengtsson/EBU

Live da BasileaNorvegia, Albania, Svezia, Islanda, Paesi Bassi, Polonia, San Marino, Estonia, Portogallo e Ucraina sono i primi 10 qualificati alla finale dell’Eurovision 2025. La prima semifinale, andata in scena oggi alla St. Jakobshalle di Basilea e condotta magistralmente da Hazel Brugger e Sandra Studer, ha dunque il suo risultato.

Nel corso della prima semifinale, che ha visto sfidarsi i primi 15 finalisti, si sono esibiti nell’ordine:

  1. Islanda – Væb – Róa
  2. Polonia – Justyna Steczkowska – Gaja
  3. Slovenia – Klemen – How much time do we have left
  4. Estonia – Tommy Cash – Espresso macchiato
  5. Ucraina – Ziferblat – Bird of Pray
  6. Svezia – Kaj – Bara Bada Bastu
  7. Portogallo – Napa – Deslocado
  8. Norvegia – Kyle Alessandro – Lighter
  9. Belgio – Red Sebastian – Strobe light
  10. Azerbaigian – Mamagama – Run with U
  11. San Marino – Gabry Ponte – Tutta l’Italia
  12. Albania – Skhodra Elektronike – Zjerm
  13. Paesi Bassi – Claude – C’est la vie
  14. Croazia – Marko Bosnjak – Poison cake
  15. Cipro – Theo Evan – Shh

In mezzo alla gara c’è stato spazio anche per i primi tre finalisti di diritto, che hanno eseguito fuori gara i loro brani:

  • Spagna – Melody – Esa Diva (dopo l’Estonia)
  • Italia – Lucio Corsi – Volevo essere un duro (dopo il Belgio)
  • Svizzera – Zoë Më – Voyage (dopo la Croazia)

A parte i momenti dedicati ai brani in gara, sia tra i semifinalisti che tra i già qualificati, non sono mancati i momenti di grande spettacolo. L’opening act ha infatti visto un corpo di ballo e dei coristi in costume cantare e suonare con corno svizzero e cimbalom “Arcade”, “Tattoo”, “Waterloo” e “The Code”.

Gli interval act, uno con un brano eseguito dalle due conduttrici sulle invenzioni della Svizzera e con Petra Mede nei panni di Guglielmo Tell, il secondo dedicato a Celine Dion con un videomessaggio dell’artista canadese e l’esecuzione di “Ne partez pas sans moi” eseguita da Iolanda, Jerry Heil, Silvester Belt e Marina Satti, sono stai davvero ben costruiti, divertente il primo ed emozionante il secondo.

Da segnalare purtroppo un problema tecnico molto importante sull’esibizione (per fortuna fuori gara) di Zoë Më: la telecamera si è bloccata nel finale, nei movimenti in cui poi inquadra il pubblico con le torce dei telefoni accese. La regia è costretta a staccare su un totale, per rimediare temporaneamente, ma il segnale della telecamera è tornato solo a esibizione finita. Non si è riesibita, ma solo perché fuori gara. Per la legge di Murphy, dopo tre prove perfette, l’errore si è presentato in diretta.

Tirando le somme, il risultato finale rispecchia grosso modo le aspettative. Il passaggio in finale di San Marino e dell’Albania è il frutto di un’esibizione eccellente degli Skhodra Elektronike e di un Gabry Ponte che, da buon DJ navigato, ha dimostrato di saper fare bene il suo lavoro anche all’Eurovision. È dunque tempo di pensare già alla seconda semifinale, in programma giovedì 15 maggio e visibile in diretta su Rai 2, San Marino RTV e RSI La1.

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