Battiti Live 2014: il racconto della prima serata

Prima serata del Battiti Live 2014 in grande stile. Matera e la Basilicata hanno aperto la serie di cinque tappe della passerella musicale dell’estate e per il primo live è arrivata una madrina pugliese doc, la soubrette ed ex velina Maddalena Corvaglia. Piazza gremita in terra lucana per un appuntamento che è un must al sud Italia ma che grazie al satellite e non solo è ormai divenuto un evento attesissimo anche in tutta la Penisola. Matera è candidata a capitale europea della cultura 2019 e in apertura ce l’hanno mostrata con la gente del posto che canta “Happy” di Pharrell Williams. In rete si chatta con l’hashtag #battitilive.

Battiti Live

Primi a salire sul palco gli Zero Assoluto con l’ultimo singolo “Adesso Basta”, decisamente molto radiofonico e poi con la mitica “Svegliarsi una mattina”, per l’occasione dedicata alla figlia di Thomas De Gasperi, uno dei due componenti del gruppo, Margherita, nata giusto sette giorni prima. Segue un’altra loro hit, “Per dimenticare“. Possono piacere o meno (a dire il vero c’è stato qualche inciampo a livello d’intonazione), ma i due sanno tenere benissimo il palco e si relazionano alla grande col pubblico.

Entics e la sua “Karaoke“, che traina l’album “Entics TV vol.3“: oggettivamente uno dei pezzi italiani più forti di questa estate. Ritornello che entra in testa dopo due secondi, musica trainante, ne avevamo parlato qui.  La camicia a scacchi rossa e nera però no, davvero. Molto acclamato anche Michele Bravi, il 19enne di Città di Castello vincitore dell’ultima edizione di X Factor e fresco di pubblicazione del secondo album “A passi piccoli“. Col “ciuffo alla Wilma De Angelis” (la definizione è sua, postata sui social) comincia con “La vita e la felicità”, dall’omonimo EP d’esordio, scritto da Zibba e Tiziano Ferro.

Michele Bravi

“Un giorno in più” è invece il singolo di lancio del citato album, ha un sound molto europeo ed è scritto fra gli altri da Ella Eyre, sua coetanea, uno dei nomi emergenti del pop inglese e Chris Loco, autore e produttore britannico di alcune delle maggiori stelle del pop inglesi. Il ragazzo ci convince come ai tempi del talent e di recente s’è anche detto favorevole ad una partecipazione all’ESC. Non sarebbe una cattiva idea. Ha scritto per lui anche Tiromancino, che sale sul palco subito dopo con “Liberi” e “Immagini che lasciano il segno”. La cosa bella di Battiti Live, oltre a tutta la struttura e il fatto che vada in diretta è che si possono riascoltare per chi ce li ha anche brani del passato. Zampaglione e la sua truppa, con tre musicisti materani ci regalano “Due destini”.

Subito dopo una  figlia del sud, Giusy Ferreri: “Inciso sulla pelle“,  singolo estivo estratto da “L’attesa” c’era piaciuto al primo ascolto al Coca Cola Summer Festival e ci piace ancora. Del brano lei è anche autrice, insieme a Roberto Casalino. Segue il brano sanremese “Ti porto a cena con me”. La cantante palermitana vince anche il “Limone d’oro”, premio assegnato da Radionorba e da una famosa birra pugliese sponsor dell’evento alle canzoni che hanno fatto innamorare. Nel caso specifico è “Non ti scordar mai di me”, suo primo singolo, eseguito per l’occasione solo piano e voce.

Limone d'oro

Mentre in tv passa la pubblicità in piazza va un intrattenimento con ballerini e coi conduttori in consolle. Grandissimo peccato non poterli vedere (giusto qualche stralcio).  L’immancabile (ma non unico) momento hip hop  è coi Club Dogo. Senza Giuliano Palma cantano “P.E.S.“, quindi un pezzo a testa dei lavori solisti, infine il nuovo “Weekend”. L’album “Non siamo più quelli del Mi Fist” esce il 9 settembre. 

Spazio folk e reggae coi salentini Sud Sound System: “Le radici ca tieni“, “Sciamu a ballare” e l’ultimo singolo “Do parole“. Poi tocca a Deborah Iurato, la giovane vincitrice di Amici: “Danzeremo a luci spente”, quindi “Anche se fuori è inverno”:  due buoni singoli, va detto per onestà,  merce rara per quel talent show. E un album col suo nome già primo in classifica.

Quindi ecco Gabry Ponte, che sarà presente a quattro tappe su cinque (salterà solo Trani). Subito la nuova “Buonanotte giorno” che lo propone in versione melodica, quindi “La fine del mondo“, che campiona “The final countdown“, lanciata 28 anni fa dagli svedesi Europe e “Geordie“, che campiona invece il brano di Fabrizio De Andrè su un antica ballata del XVI secolo.

A mezzanotte passa Elen Levon, 20 anni, nata in Ucraina ma cresciuta in Australia: “Wild child”, che è dell’anno scorso, non ha avuto buon riscontro in Europa ma  è  disco d’oro da noi. La ragazza è bella, il pezzo funziona tantissimo, la sua esibizione live molto meno. “Over my head” è  pure buono, ma di impatto minore.

Dolcenera con “Niente al mondo” dà il via al rush finale. Pezzo già molto battuto, di ottimo appeal radiofonico.Segue “Ci vediamo a casa”, suo successo sanremese del 2012. Chiude Emis Killa, di nuovo a tempo di hip hop, con un’inguardabile completo estivo bianco e nero. “Maracanà” non è esattamente il meglio che la musica italiana possa offrire, ma del resto è primo in classifica.

Emanuele Lombardini

Giornalista, ternano, cattolico, cittadino d'Europa, sinceramente Liberaldemocratico. Già speaker radiofonico. Ha scritto e scrive di cronaca, sport, economia e sociale per giornali nazionali e locali per vivere; scrive di musica su siti e blog per sopravvivere.

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