The Voice of Italy 2 – Live: avanti ancora suor Cristina
Prima serata di Live a The Voice of Italy 2, con lo stesso meccanismo dell’anno scorso e del resto consolidato dal format europeo: passano i tre più televotati, gli altri due vengono sottoposti al giudizio del coach, per un solo posto. Escono di scena Claudia Megrè (oggettivamente la peggiore nel Team Pelù), Francesco Marotta (Team Carrà), Debby Lou (Team J AX, paga un turno veramente di ferro), Gianna Chillà (Team Noemi).
Avanti suor Cristina Scuccia e nonostante le critiche gratuite, è un passaggio meritatissimo. Curioso, ma ben riuscito anche il suo duetto con l’ospite speciale Kylie Minogue in “Can’t get out of my head”. L’artista australiana è stata anche omaggiata dai cantanti in gara con “In your eyes”. Ecco il resoconto della puntata dopo il salto.
TEAM PELU’
DARIA BIANCARDI – Fighter (Christina Aguilera): Sempre buona grinta, sempre parecchie urla ridondanti nella canzone. Non è urlando nel microfono che si mostrano meglio le proprie doti.
ESTHER OLULORO- L’emozione non ha voce (Adriano Celentano): Lo sforzo per cantare in italiano è encomiabile, quello per tuffarsi in un genere non suo anche. Meglio su altri lidi, ma positiva.
GIACOMO VOLI- Life on Mars? (David Bowie): Unico maschio del gruppo di Pelù, tiene ampiamente il passo delle ragazze. Ottima interpretazione, senza strafare.
CLAUDIA MEGRE’- Non succederà più (Claudia Mori): Malissimo nelle strofe, meglio nel ritornello. Eppure non è che ci voglia tutta questa voce per cantare un pezzo di una che non ha certo una gran voce. Scelta azzardata. E sbagliata. Non riesce a modulare la voce.
GIULIA DAGANI- Heart of glass (Blondie): Perfetta, precisa e dentro il pezzo. Diverte e si diverte.
Scelta del pubblico: Giacomo Voli, Daria Biancardi, Esther Oluloro
Scelta del coach: Giulia Dagani
TEAM CARRA’:
LUNA PALUMBO- Happy (Pharrell Williams): Non poteva mancare l’assegnazione della hit del momento. Lei è brava e si sente, però insomma, che originalità farle cantare un acchiappavoti.
FEDERICA BUDA- Quello che le donne non dicono (Fiorella Mannoia): Non è la Mannoia e si sente. Sembra un po’ tutto un simpatico piano bar, un karaoke di spessore. Ma un karaoke.
TOMMASO PINI- One day (Asaf Avidan): Pezzo difficile, non per quelli bravi. Lui ci sta dentro benissimo. Personalmente non sopporto il brano, ma non conta.
FRANCESCO MAROTTA – Liberatemi (Biagio Antonacci): Una scelta pop per una voce pop. Ci mette la giusta grinta e del suo, senza strafare e senza stravolgere il pezzo.
GIUSEPPE MAGGIONI- Grace Kelly (Mika): Non ha la voce di Mika, chiaramente, però arriva bene sulle stesse tonalità senza risultare forzato. Divertente, leggero e allo stesso tempo impeccabile.
Scelta del pubblico: Giuseppe Maggioni, Tommaso Pini, Luna Palumbo
Scelta del coach: Federica Buda
TEAM J AX
DYLAN MAGON – The seed (The Roots): E’ il suo mondo e ci sta perfettamente: con lui il suo coach ha deciso di non rischiare nulla.
DEBBY LOU – Bang Bang (Dalida, cover dell’originale di Cher): Sempre bello questo pezzo, lei lo interpreta con grinta e voce, senza debordare, che il rischio c’era.
CAROLINA RUSSI – Killing me softly (with this song) (Roberta Flack): Mamma Anna Pettinelli era in prima fila e cantava con lei accompagnandola virtualmente. C’è piaciuta un po’ si e un po’ no, ma forse stavolta è colpa dell’arrangiamento.
SUOR CRISTINA SCUCCIA – What a feeling (Irene Cara): Forse la sua migliore prova da quando è dentro a The Voice. Non ha una voce debordante e particolare, ma sa usarla molto bene. Sugli acuti tiene bene le note alte, balla anche. Soprattutto, non si prende sul serio. E’ brava, merita di stare dentro, ma tanto la gente continuerà a scrivere che va avanti solo perché è una suora eccetera eccetera. E a qualcuno, una suora fuori dagli schemi dà fastidio.
VALERIO JOVINE – Il cielo in una stanza (Gino Paoli): L’arrangiamento reggae è carino e lui ovviamente sta bene in quello che è il suo campo. Ora basta “reggaezzare” tutto, però. Facciamogli cantare anche altri generi, come gli altri. Oppure passiamo al reggae vero.
Scelta del pubblico: Valerio Jovine, Dylan Magon, Suor Cristina Scuccia
Scelta del coach: Carolina Russi
TEAM NOEMI:
ANDREA MANCHIERO – Let me out (Ben’s Brothers): Voce scura usata molto bene, ottimo accompagnamento al piano, bella scelta anche del coach Noemi.
GIANNA CHILLA’ – Ragazzo mio (Luigi Tenco): La canta nella versione della Bertè e lo fa bene. Solo che a tratti sembra proprio la Bertè.
STEFANO CORONA: Secretly (Skunk Anansie): Il confronto con Skin è oggettivamente perso. A volte sembra anche un po’ forzato. Inutili urli a casaccio dovunque. Male.
GIANMARCO DOTTORI: Un tempo piccolo (Franco Califano): Si pone a metà fra l’interprete originale e i Tiromancino. Leggero ma allo stesso tempo ben centrato nel pezzo.
GIORGIA PINO: Just give me a reason (Pink ft Nate Ruess): Parte così così, poi si riprende. Complessivamente bene, anche se forse il pezzo non è per una con la sua vocalità.
Scelta del pubblico: Gianmarco Dottori, Stefano Corona, Giorgia Pino
Scelta del coach: Andrea Manchiero
ti dirò: l’essere suora non c’entra. semplicemente, sono i media che la stanno gonfiando ad arte