X Factor 9, primo live: eliminato Massimiliano D’Alessandro

Prima puntata dei live di X Factor 9 scoppiettante, con i Duran Duran che hanno dato un tocco in più allo show, mostrando come gli anni passino ma non la loro grinta. C’è stata anche l’occasione per ascoltare artisti meno noti e canzoni in qualche caso lontane dal mainstream o per la riscoperta di pezzi di storia della musica mai prima d’ora coverizzati nel talent show.

Ballottaggio fra Giacomo Runco in arte Eva e Massimiliano D’Alessandro. Esce Massimiliano D’Alessandro, verdetto immeritato in una puntata che comunque ha visto in generale buonissime performance. I migliori della serata sono i Moseek, apparsi per ora nettamente superiori anche se non soprattutto per la loro esperienza sui palchi live.

Eleonora Anania

UOMINI 16-24 ANNI (coach Mika)

PRIMA MANCHE

Eva – Per me è importante (Tiromancino): L’arrangiamento forse è troppo ridondante per un pezzo in fondo piuttosto minimalista e intimo. Lui però ci sta dentro bene. Va al ballottaggio, al termine di una manche tiratissima.

Luca Valenti – Stole the show (Kygo ft Parson James): Lievi incertezze nell’intonazione, probabilmente frutto anche dell’emozione per l’esordio. Voce molto italiana e  potenzialità importanti da teen idol.

SECONDA MANCHE:

Leonardo Marius Dragusin – Red (Daniel Merryweather): Molto nelle sue corde, canta con sicurezza e intensità, le lievi imprecisioni passano in secondo piano. E’ uno di quelli con le migliori potenzialità, il brano poco noto al pubblico mainstream poteva essere rischioso al televoto e invece no.

DONNE 16-24 ANNI (coach Skin)

PRIMA MANCHE

Enrica Tara – Heaven (Emeli Sandè): Grande voce, non è facile intepretare un pezzo così complesso di un’artista dalla vocalità particolare. Non ha sbagliato nulla, non era neanche emozionata ed ha soltanto 16 anni.

Margherita Principi- Every breath you take (Police): Pessimo arrangiamento che non la valorizza per niente. Lei canta bene, non sbaglia, ma questo pezzo così destrutturato non le rende giustizia.

SECONDA MANCHE:

Eleonora Anania- Dedicato (Loredana Bertè): Deve aver lavorato molto in settimana perché l’esibizione, benchè ancora sporca, è convincente mai sino ad ora. C’è da capire ancora quanto sia realmente credibile, ma in questo caso sicuramente ha cantato benissimo un pezzo nelle sue corde.

Moseek

BAND E GRUPPI (coach Fedez)

PRIMA MANCHE

Landlord – Iris (Goo Goo Dolls): Arrangiamento particolarissimo, una bella vetrina per loro. Prova che scivola via bene, si fa apprezzare. Sono la prima band al mondo ad esibirsi ad X Factor, comunque un record.

SECONDA MANCHE:

Urban Strangers – Cupid’s Chokehold (Gym Class Hero): Brano che contiene in realtà la sample di “Breakfast in America” dei Supertramp, in versione voce e chitarra funziona molto bene. Molto internazionali, bella anche l’armonia vocale.

Moseek- Don’t wait (Mapei): Un disco alle spalle, un tour nel Regno Unito, decine e decine di aperture di concerti, centinaia di live. Sul palco si sente. Gli unici dal chiaro e riconoscibile futuro discografico già da subito. Brano poco noto, ma arrangiamento fortissimo.

OVER 25 (coach Elio)

PRIMA MANCHE

Davide Sciortino –Play that funky music (Wild Cherry): E’ senz’altro il suo mondo. In inglese è assolutamente credibile. Aspettiamo di sentirlo in italiano.

SECONDA MANCHE:

Massimiliano D’Alessandro – Terra mia (Pino Daniele): Ti piace vincere facile. Pino Daniele è una sorta di mito per i campani come lui e questo pezzo d’atmosfera davvero gli calza a pennello. Solo, sul palco, senza fare niente, era una vera prova di canto, missione compiuta. C’è carenza di proposte nuove in napoletano: è sicuramente una scelta che potrebbe anche essere sfruttata per lui anche dopo il talent. Incredibile che vada al ballottaggio e poi a casa.

Giò Sada- The real me (The Who): Del sano rock sul finale dello show. Non è mai semplice confrontarsi con pezzi del genere. Lui ne esce bene. Ottima presenza scenica

ULTIMO SCONTRO

Eva (Fix you dei Coldplay) vs Massimiliano D’Alessandro (Am I wrong di Keb Mo): Più intensa la prima, ma più genuina quella di Massimiliano, che è autodidatta ma non si sente per niente. Paga la volontà di non scommettere su di lui, apparso probabilmente già delimitato. E’ davvero un peccato.

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