Eurovision Song Contest 2018: le pagelle ai brani ammessi di diritto in finale

Sabato sera andrà in scena la serata finale dell’Eurovision Song Contest 2018 c che potrete seguire su Rai 1, alle ore 21, con commento di  Federico Russo e Serena Rossi o se preferite su San Marino RTV (canale 520 Sky), sempre alle 21, con commento di Lia Fiorio e Gigi Restivo.  Anche in questa serata ovviamente potrà votare l’Italia ma NON POTRA’ votare Ermal Meta e Fabrizio Moro. Manca soltanto di esaminare i brani dei cinque paesi già finalisti e quello del paese ospitante Portogallo, eccoli di seguito.

LEGGI LE PAGELLE AI BRANI DELLA PRIMA SEMIFINALE

LEGGI LE PAGELLE AI BRANI DELLA SECONDA SEMIFINALE

08 Portogallo- Claudia Pascoal- O Jardim:  Semplice e di impatto il brano dei padroni di casa, che puntano come l’anno scorso sull’essenzialità. Capelli più lunghi per l’interprete, affiancata nel ruolo di corista dall’autrice del brano, Isaura. Brave entrambe anche in prova. Il tema è veramente dolcissimo, quello di un giardino la cui cura onora la nonna, che ne era l’iniziale proprietaria. Il Portogallo sarà ringraziato dell’ospitalità con un buon piazzamento.  ESSENZIALE. VOTO 8.5

Francia- Madame Monsieur- Mercy: Lo staging stavolta è essenziale, per espresso volere della tv francese che vuole puntare tutto sul messaggio del  brano (vedi i link qui sotto). L’esibizione è impeccabile, il duo è fortissimo, il pezzo è il migliore in concorso per distacco, a livello di testo e complessivamente. Già così è in corsa per la vittoria. COMMOVENTE. VOTO 10.

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Germania- Michael Schulte- You’ll never walk alone:  Molto Ed Sheeran anche nello staging, oltrechè nel pezzo e nell’aspetto. Lui è bravo, il testo è triste ma commovente, perchè parla della morte del padre, in prova è andato anche bene. Farà meglio del penultimo posto dell’anno scorso, ma il percorso per tornare in top 10 è ancora lungo. COMPITINO. VOTO 7

Italia- Ermal Meta e Fabrizio Moro- Non mi avete fatto niente: Soprattutto quest’anno, almeno da parte mia, non c’è alcun giudizio. Solo tifo e un apprezzamento per l’idea della Rai di tradurre il testo con degli overlay in 15 lingue, primizia assoluta per la rassegna. FORZA RAGAZZI

Regno Unito- SuRie-Storm– Lei canta benissimo e tiene benissimo il palco. Nessuna sorpresa, visto che è forgiata da anni di lavoro dietro le quinte. Ma il pezzo è uno scarto del Melodifestivalen, appena dignitoso, una di quelle cose che potrebbe cantare un paese dell’est e rischierebbe persino di uscire in semifinale. Purtroppo, a meno di clamorose sorprese, concorre per  evitare l’ultimo posto. SOTTOTONO.  VOTO 5

Spagna – Amaya y Alfred – Tù cancion– Quello che funziona di più è l’evidente alchimia fra i due ragazzi, che si sono conosciuti durante Operacion Triunfo e adesso sono fidanzati.  La ballata  d’amore che portano non è la cosa migliore che ha rappresentato la Spagna ma ha un testo ‘vietato ai diabetici’ e loro appaiono estremamente convincenti. In prova hanno confermato le impressioni che si erano viste nella selezione e nel video, dovrebbe essere arrivato il tempo del rilancio per gli iberici. ZUCCHEROSI. VOTO 8.5

Emanuele Lombardini

Giornalista, ternano, cittadino d'Europa, liberale. Già speaker radiofonico. Ha scritto e scrive di cronaca, sport, economia e sociale per giornali nazionali e locali per vivere; scrive di musica su siti e blog per sopravvivere.

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Una risposta

  1. Obispien ha detto:

    Addirittura 10 alla Francia?!? Bé, mi fa piacere, perchè anch’io considero ottima la proposta francese. Purtroppo non sono ottimista riguardo il piazzamento dei MM, soprattutto per via dell’abbinamento lingua – staging minimalista, sulla carta rischioso.

    Il brano spagnolo è stato a lungo nella mia Top10, ma poi proprio il fattore zuccherosità l’ha fatto scivolare fuori :-D : nonostante ciò, l’atmosfera creata dalla musica e l’alchimia – vocale e non – della coppietta continuano ad avere un effetto magnetico sul sottoscritto.

    Molto buona la scelta del Portogallo: l’unico dubbio che ho sull’esibizione riguarda l’intesa vocale tra Claudia ed Isaura.

    Germania meglio del solito, anche se questo incaponimento nel scegliere sempre canzoni in inglese non me lo spiego. E vabbè.

    Altro passo falso, invece, per il Regno Unito: Surie sembra essere in gamba, ma la canzone non la valorizza proprio.