Via all’Eurovision Song Contest 2018: Meta e Moro nell’edizione delle storie in salsa pop
All Aboard! Tutti a bordo! Salpa oggi la nave dell’Eurovision Song Contest 2018. Salpa dal porto della Altice Arena di Lisbona, dove da stasera (ore 21 italiane), si comincia a cantare in diretta per il pubblico di 200 milioni di telespettatori. La macchina come è noto, è già in moto da tempo fra prove ed eventi di gala, ma oggi comincia ufficialmente la narrazione di una edizione che ha più che mai la volontà di recuperare lo spirito di un tempo, cioè quello di unire con la musica un’Europa divisa su tanti temi – e il fatto che domani cada la Festa dell’Europa, con l’anniversario del discorso di Schumann, rende tutto più suggestivo.
D’amore, di guerra e di pace. Sarà l’anno delle storie forti. Per la prima volta nella storia del concorso, l’Italia presenta un brano dichiaratamente a sfondo sociale: ‘Non mi avete fatto niente’ di Ermal Meta e Fabrizio Moro, dopo il Festival di Sanremo porta il dramma del terrorismo anche sul palco eurovisivo: non c’è il winner feeling degli anni passati, ma il pubblico europeo sembra comunque apprezzare la genuinità di un testo che se a noi italiani può suonare a tratti eccessivamente luogocomunista, in un contesto europeo si amplifica, riunendo in un unico ideale abbraccio le tante città europee vittime degli attentati.
Bisogna tuttavia essere oggettivi e dire che no, non è questo l’anno nel quale porteremo a casa il trofeo e forse ci sarà anche da sgomitare per un posto in top 10: l’esperienza e l’attitudine ai grandi palchi dei nostri portacolori sarà un’arma in più da mettere sul tavolo, ma i due sono arrivati a Lisbona al culmine di due mesi intensi, nei quali non è stato ricavato nemmeno uno spazio per anticipare il clima eurovisivo e se è vero – come è vero – che gli eventi pre-eurovisivi spostano poco o niente in termini di voti, questi consentono però di farsi un’idea su quello che è il concorso e sul modo migliore per affrontarlo.
Ancora una volta, il nostro limite è quello di non dare il giusto peso alla preparazione al contest ed è un peccato, perchè il popolo eurovisivo sembra comunque apprezzare la proposta italiana. L’idea di proporre un overlay in 15 lingue del testo aiuterà senz’altro a comprendere il messaggio forte cantato dai nostri due alfieri: la top 10 sembra un obiettivo alla loro portata. La Francia racconterà invece la storia di ‘Mercy‘, la piccola figlia di una migrante nigeriana, nata il 21 marzo 2017 su una nave umanitaria al largo del Canale di Sicilia. Proprio di recente, mamma e figlia sono state ritrovate al Cara di Mineo.
Madame Monsieur, il duo elettropop che porta sul palco il brano, sta scalando posizioni nella classifica dei favoriti. Nonostante questo, il tema dell’accoglienza resta fortemente divisivo e non sono pochi fra gli eurofan dell’est, che hanno storto il naso. La forza del messaggio sembra però più forte delle critiche: la Francia non vince dal 1977 e non va sul podio dal 2005 e mai come stavolta ci crede. Il tema della non violenza è spesso ospite delle canzoni eurovisive, ma stavolta la chiave nella quale viene raccontata è assai particolare: “Higher ground’ del danese Rasmussen racconta infatti la storia di Magnus Erlendsson, nobile norvegese elevato alla santità dalla Chiesa Cattolica per essersi rifiutato per ben due volte di combattere. Alla fine la speranza, come sempre è nelle giovani generazioni, come racconta ‘Nova deca’ dei serbi Sanja Ilic & Balkanika.
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Netta contro tutti, bulgari di rincorsa. La grande favorita è però Netta Barzilai, ex militare poi passata al canto, che rappresenta Israele. La sua ‘Toy‘, elettropop a base di loop station, sta già facendo parlare soprattutto per la performance abbinata alla presenza scenica dell’artista, ma chi saprà andare oltre il ‘verso del pollo’ che rappresenta l’hook del brano scoprirà un testo per nulla stupido, che a suo modo parla delle donne oggetto ‘usate’ dagli uomini e quindi lancia un messaggio sociale molto forte. Dietro a Netta, prende quota ‘Bones‘ degli Equinox, il quintetto vocale costruito a tavolino in gara per la Bulgaria e capitanato da Zhanna Bergendorff, già vincitrice di X Factor in patria. Più difficile che possano spuntarla – ma non è detto – le altre due proposte di qualità, quella della belga Sennek, che porta in dote un pezzo scritto a quattro mani con Alex Callier degli Hooverphonic, col quale collabora da tempo e quella di Jessica Mauboy: l’Australia prima o poi porterà a casa il contest, ma al netto di un pezzo molto forte – il più radiofonico di questa edizione – la vera incognita per la cantante sarà la resa live. Entrambe sembrano comunque destinate a fare gara ai piani alti.
Dove forse, dopo diversi anni, tornerà ad abitare la Spagna: ‘Tu canciòn‘, la ballata d’amore di Alfred e Amaya, sta raccogliendo più consensi del previsto, anche forse grazie all’evidente intesa fra i due interpreti, dovuta al legame sentimentale nato durante la comune partecipazione ad Operacion Triunfo.
Le prove hanno fatto salire sin quasi in cima le quotazioni di Eleni Foureira: la sua ‘Fuego‘ è uno dei pezzi migliori in concorso e la sua performance, molto eurovisiva e televisiva, ad alto tasso erotico, ne fa una delle clamorose outsiders non soltanto per il podio.
Resiste ai piani alti, almeno secondo i bookmakers anche l’unico ex vincitore di ritorno, Alexander Rybak, ma la sua ‘That’s how you write a song’ è un inutile e presuntuoso esercizio di stile, tenuto a galla soprattutto dallo zoccolo duro dei fan. Ad occhio, il comeback del norvegese non sarà così agevole. Il gusto retrò dello zoccolo duro dei fan ha poi piazzato ai primi posti dei bookmakers ‘La forza‘, l’operatic-pop della soprano estone Elina Netsayeva: difficile capire, onestamente, cosa ci trovino di straordinario in un brano del genere, per giunta in un contesto pop. “Nobody but you” dell’austriaco Cesàr Sampson potrebbe invece essere un clamoroso underdog.
Il festival dell’Albania e quello dell’Italia. Per la prima volta ci saranno tre artisti albanesi in concorso, per tre paesi diversi, vale a dire Eugent Bushpepa (in gara per il Paese delle Aquile), Eleni Foureira ed Ermal Meta. E come sempre c’è tanta Italia: parlano la nostra lingua (oltre a Meta e Bushpepa) anche Cristina Caramarcu, frontman dei rumeni The Humans (fidanzata con un italiano), le due artiste che daranno vita ad un inedito derby istriano, la slovena Lea Sirk e la croata Franka Batelic ed anche lo svedese Benjamin Ingrosso, figlio e cugino d’arte, il cui padre è un ex ballerino originario di Taranto. Oltre a Jessika Muscat, la maltese che rappresenterà San Marino insieme alla tedesca Jenifer Brening (ed a quattro robottini…) per la prima volta saranno due anche le maltesi in gara, l’altra è la rappresentante dell’isola Christabelle Borg. Che anche lei, a suo modo, ha avuto a che fare con l’Italia, visto che ha cantato con Gigi D’Alessio ed aperto i concerti di Laura Pausini. Senza dimenticare il pezzo in italiano della citata Elina Netsayeva.
Il festival della famiglia. Non solo Alfred y Amaya (fidanzati) e Madame Monsieur (marito e moglie). Sarà un festival- per così dire – a ‘gestione familiare: la canzone spagnola è scritta infatti da zia e nipote, entrambi musicisti, sia pure in settori diversi. Gli Zibbz, in gara per la Svizzera, sono fratello e sorella; altri marito e moglie (Joey e Linnea Deb) hanno invece firmato ‘Monsters‘ di Saara Aalto, la rappresentante della Finlandia. Michael Schulte, in gara per la Germania, ci regalerà una struggente canzone dedicata al padre recentemente scomparso mentre la padrona di casa Claudia Pascoal porterà sul palco un delicato testo della cantautrice Isaura in cui un giardino da curare diventa il modo per ricordare la memoria della nonna che lo possedeva. Ed infine, la lituana Ieva Zasimauskaitè ha portato con sè – compare a fine performance – il marito, ex musicista ed oggi ct della nazionale U.20 di basket.
COME SEGUIRLO IN TV E IN RADIO. Stasera e giovedì diretta delle due semifinali su Rai 4 (ore 21, commento di Carolina Di Domenico e Saverio Raimondo) e San Marino RTV (ore 21, commento Lia Fiorio e Gigi Restivo). Diretta della prima semifinale, per chi riceve il segnale, anche su RSI La 2 (ore 21, commento Clarissa Tami). Sabato diretta della finale su Rai 1 (ore 21, commento Federico Russo e Serena Rossi), Radio 2 (ore 21, commento Carolina Di Domenico e Ema Stockholma), San Marino RTV e Radio San Marino (ore 21, commento Lia Fiorio e Gigi Restivo, radio anche le due semifinali) e RSI La 1 (ore 121, commento Clarissa Tami)