Ecco Vzletay, il nuovo bellissimo singolo dei Burito
Sicuramente sono uno dei gruppi più interessanti del panorama russo: i Burito infatti sono famosissimi in patria e non sbagliano mai un colpo, almeno ultimamente. Sì perché la loro carriera, cominciata nel 1999, ha avuto varie interruzioni. Nel 2001 ci fu il debutto ufficiale, ma non raggiunsero mai il successo limitandosi a intrattenere qualche locale a Mosca. Forse a causa della loro giovinezza e inesperienza a detta di Igor Yuryevich Burnyshev, il frontman classe ’77 che viene chiamato da tutti come Garik o Garik Burito.
E qui il punto. Se voi guardate i loro video ufficiali vedrete solo il vocalist e mai il resto della band, tant’è che con Burito si è finiti a indicare solo il cantante creando un po’ di confusione. In realtà dietro ci sono Sergey Shkarupa per la chitarra, Sergey Zakharov per la batteria, Dmitry Khromov per il basso, Andrey Veretennikov il DJ, vari tecnici del suono e la famosa etichetta Velvet Music.
Particolarissimo invece il significato del nome del gruppo. Infatti in russo significherebbe burrito, ma invece viene dal giapponese Bu (武) – guerriero, Ri (理) – giustizia / verità, To(刀) – spada, quindi potremmo tradurlo con combattenti per la giustizia/verità. E non una verità qualsiasi, qua si tratta proprio della verità filosofica che loro ricercano. Come riportato nel loro sito ufficiale infatti, creano musica di qualità per l’anima, in grado di liberare la mente e far pensare all’eterno senza paura di sperimentare il ragionamento filosofico, in cui ogni parola ha un significato profondo e che costringe a leggere tra le righe. Per questo credo che il bisticcio di parole del nome sia pensato volutamente come a dire che la realtà non è come ci appare e che spetta a noi lettori approfondire.
Per quanto riguardo il genere non si può attribuire loro a nessuno stile musicale preciso. Suonano rap-core, r’n’b, alternative, heavy rock con elementi hip-hop e a altro.
Nel frattempo il progetto fu trascurato e Garik intraprese un’altra avventura fino al 2015 con la band russa Band’Eros, dove faceva da ballerino e coreografo, avendo studiato nella Università statale di Mosca della Cultura e delle Arti la specialità di direttore di performance e spettacoli teatrali, una volta abbandonato il sogno di diventare addirittura astronauta.
Nel 2012 poi i Burito si riuniscono e da lì il successo con vari singoli, due album Bu Ri To del 2015 e Album bianco del 2017, varie nominations e premi quali la vittoria nel 2015 e di quest’anno del programma “Song of the Year” rispettivamente con Mama e Shtrikhi.
È giusto di qualche ora fa l’ultimo bellissimo singolo Vzletay, che parla dei sogni segreti di chiunque impari ad aprire il suo cuore. Nel video, il padre aiuta il figlio a realizzare i suoi semplici sogni infantili: viaggiare in mezzo alla natura, costruire un focolare notturno sulla riva e persino progettare un parapendio fai da te.