X Factor 14, il racconto della terza ed ultima puntata di audizioni

Terza ed ultima puntata di audizioni per X Factor 14, con al timone Alessandro Cattelan ed in giuria Manuel Agnelli, Emma, Hell Raton e Mika.

Molto convincenti gli Yellow Monday, gruppo multietnico con base a Parma su Watermelon Sugar di Harry Styles: confrontarsi con una hit ai vertici della classifica è sempre molto rischioso ma loro sono freschi ed allegri, oltrechè perfettamente intonati. Angel Marmeolejos, cinque anni fa giunto sino agli Home Visit ci riprova col suo inedito Collezionisti di pioggia: molto indie. Entra.

Chiara Morigi canta In un giorno qualunque di Marco Mengoni, voce e chitarra: molto acerba, non particolarmente intonata. Il silenzio dei giudici a fine esibizione è eloquente. Interessantissimo Franco Rujan, in arte Blind, ventenne perugino con il suo inedito Cuore Nero: un crossover rap-pop fresco e radiofonico. Il brano è già una potenziale hit, una volta ripulito dalle imprecisioni vocali, che lui ha scelto di proporre, senza ricorrere all’autotune.

Grande energia per il rock di Little pieces of Marmalade ed il loro surreale inedito. Tuttavia trovo fastidiosissima la voce del cantante.  Passano. Delicato ed emozionante Roccuzzo su Promettimi di Elisa, che già di suo è un pezzo eccezionale e il notevole inedito elettronico di Cmqmartina. Kaze su Issues di Julia Micheals: si sente, purtroppo, che è una completa esordiente ed è un peccato perchè le potenzialità ci sono. Purtroppo è fortemente emozionata ed acerba, anche se ha una bella voce.

Niente male il brit pop dei The Charlestones con l’inedito Diamonds on the road: c’è tutto il sound anni 90 dentro. Mario Cirincione canta Rise like a phoenix da tenore e da soprano, facendo ricredere Mika che gli ha detto “il brano fa schifo, hai gusti di merda”. Si alzano tutti. Filippo Santi, diciottenne bolognese omaggia i concittadini Stadio con Grande figlio di puttana: molto acerbo, ma intonato. Passa.

Entrano anche Mara Creola, il diciassettenne Cri, Cecilia Barra Caracciolo (molto convincente voce e chitarra), VVendi su Madame di Renato Zero, Boss  Bitch, il veneziano Cogito, già semifinalista a Musicultura; il trapper Etnico, Dorian, la trapper calabrese Edda Marì.

Fuori Letizia FrèVeronica Treccani che canta ‘Nessun dorma’ su tonalità quasi maschili; Labelle; Den-B, Ngaty, Overgate, e il terribile Matteo Del Campo che storpia Up and down di Billy More.

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