Non solo Suor Cristina, ecco la Chiesa italiana che canta

Suor Cristina l’ha detto proprio l’altro giorno nell’intervista ad Avvenire in occasione dell’uscita della sua cover di “Like a Virgin”: “La Chiesa deve uscire, incotrare le persone. E ognuno deve mettere al servizio  della comunità i propri talenti, anche a rischio di andare controcorrente”. Il debutto internazionale della giovane orsolina ragusana rilancia una argomento che allo scrivente (cattolico), piace molto ma che divide, quello dei religiosi che usano la musica per lanciare i propri messaggi, magari utilizzando (anche) musica profana. Se la Christian Music è un fenomeno ampiamente diffuso all’estero – anche se più nelle comunità evangeliche, a dire il vero – lo è molto meno in un paese cattolico come l’Italia e sono ancora meno i religiosi di una certa notorietà che cantano anche canzoni profane. Tutti o quasi tutti quelli di cui parliamo qui di seguito sono passati per le tv, comprese quelle generaliste.

C’è chi è rimasto fervente cattolico pur avendo dismesso l’abito mentre era novizio, come Giuseppe (ex frate) Cionfoli, che sfiorò due volte la vittoria a Sanremo, una delle quali, nel 1982, con una delle più belle preghiere in musica mai scritte (“Solo grazie”) e vi tornò una terza, da laico, nell’ambito del progetto di Dino Vitola Squadra Italia e c’è chi ha avuto storie poco chiare (dalle quali uscì però assolto nel 2009), come quel Padre Alfonso Maria Parente che nel 2000 si presentò sempre all’Ariston in saio e chitarra fender (e barando sull’età) nella sezione giovani con “Che giorno sarà”.

Frate Alessandro

IL BEL CANTO – Ma al netto dei casi limite, in tanti fanno grande opera di evangelizzazione con la musica. Il più noto di tutti è senz’altro l’umbro Friar Alessandro, al secolo Frate Alessandro Brustenghi, il “tenore di Dio”. Due album di enorme successo  nel mondo tutti di canti sacri, un Brit Award sfiorato, una grande passione per Amon Tobin, Micheal Jackson, Bach e per i classici della canzone italiana, cantati spesso ai concerti: “Canto tutto ciò che è una espressione di bellezza, tutto quello che può avvicinare alla santità”, dice. E ogni centesimo che ricava dalla vendita dei dischi e dai concerti va tutto per progetti delle missioni francescane. Tutto certificato, tutto tracciato. Se non l’avete mai sentito, merita un ascolto, anche se non vi piace il genere.

MUSICA DANCE – Sul fronte opposto, quello della musica dance, ha ormai una buona notorietà anche don Roberto Fiscer. Il sacerdote genovese, ex animatore sulle navi da crociera, oltre ad aver portato per primo in Italia la musica dance in spiaggia, inaugurando la prima “Cristoteca” ad Arenzano, da anni gira l’Italia (e anche le discoteche vere) col suo progetto “Don’t dance with the life”, un album con canzoni pop e dance, fra le quali “Replay non ne ha”, un inno alla vita per il quale ha coinvolto anche giocatori di diverse squadre di calcio di serie A e grazie al quale raccoglie tuttora fondi a sostegno di varie iniziative benefiche in giro per l’Italia. Oggi dirige “Fra le note”, una web radio che trasmette ogni tipo di musica e messaggi sociali dall’oratorio della sua parrocchia, ma la sua storia ha fatto il giro delle tv italiane.

E di recente, sempre in Liguria, ha fatto notizia padre Baldo Alagna, siciliano di Erice di stanza a Sanremo, ex giornalista sia nella carta stampata che in radio e tv e oggi sacerdote e dj: lo scorso agosto ha animato la riviera di Bordighera e dintorni insieme a 72 ragazzi con abbracci gratis, rosari rock, zumba cristiana e messe rock sulla spiaggia con musica, canti rap e danze. Una sorta di villaggio turistico della Fede. E’ noto anche per leggere la Messa direttamente dallo smartphone.

Suor Alessandra Falco

METALLO…PESANTE – E l’heavy metal? C’è anche quello. Recentemente è salito agli onori delle cronache il gruppo catanese dei Metatrone, capitanato da don Davide Bruno. Il metal in italiano, ma anche inglese e spagnolo, con testi rigorosamente cattolici è la loro cifra stilistica e i loro album sono distribuiti in tutto il mondo, così come in giro per il mondo portano il loro messaggio nei concerti. Più restii a raccontarsi, don Davide e il suo gruppo, ma anche il loro è un progetto ormai celebre. Prima dei Metatrone c’era stato il francescano frate Cesare Bonizzi, meglio noto come Fratello Metallo: vocazione tarda come la passione per questo genere di musica, 16 album all’attivo, una serie di recensioni internazionali e anche varie partecipazioni al Gods of Metal. Si è ritirato dalle scene nel 2009 e ora vive nel convento dell’Annunziata a Piancogno, in val Camonica. Qui c’è un esempio delle sue produzioni, ma vale la pena guardare la sua ultima intervista come Fratello Metallo e soprattutto ascoltare la sua ultima canzone “V’Affannate“.

E TANTI ALTRI – Meno celebre è suor Alessandra Falco, capace di scherzare sull’antica scaramanzia secondo la quale le religiose porterebbero sfortuna, tanto da scriverci sopra una canzone della quale parlò anche la BBC: allora faceva parte di un trio (le “Sister Act”, c’erano anche suor Enza e quella suor Anna Nobili poi divenuta celebre nella danza), oggi canta da sola e di recente ha inciso un album, “Su ora”, con testi e musiche per i giovani, anche a tempo di rap. Lavoro peraltro scaricabile gratis sul sito delle suore Operaie della Chiesa di Nazareth, l’ ordine di cui fa parte. Don Mimmo Iervolino è un cantautore più tradizionale ma non meno apprezzato, vincitore di diversi festival di settore e con otto album all’attivo. Oppure padre Raffaele Giacopuzzi, in arte Piraffa, che oltre ad incidere dischi e suonare live è anche l’ideatore di quel Good News Festival da cui è partita proprio suor Cristina. Don Giuseppe “Giosy” Cento, viterbese di Ischia di Castro, ormai vicino ai 40 anni di carriera, è più celebre per i brani devozionali, ma nei suoi album, uno dei quali scritto insieme a Mauro Lusini, ha anche molte canzoni a sfondo sociale.

https://www.youtube.com/watch?v=D2OQwmClcY4

E ancora,  la musica accompagna da sempre la giovane sarda suor Manuela Vargiu, di stanza a Roma presso le Missionarie Figlie di Gesù Crocifisso, che recentemente ha inciso un album con canzoni a sfondo religioso e sociale, dal titolo “Anime” .  Sino ad arrivare (ma è solo una lista parziale, dei più celebri) al siciliano di stanza nel pavese don Matteo Zambuto, altro sacerdote con la passione per la musica, presidente dell’associazione “Il mio Dio canta giovane”, con sede a Piacenza che riunisce molti esponenti, laici e consacrati della christian music italiana. Altri sono riuniti nel Movimento Associazione cantautori di Dio , con sede a La Spezia. Del fenomeno riparleremo

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2 risposte

  1. Simone ha detto:

    Io conosco altri due preti che sono anche cantautori e sono del milanese: don Stefano Colombo, che ha cantato a Milano dai cresimandi e che ha fatto il festival dedicato a don Luigi Monza “La carità si fa musica” del 1998 e Fabrizio Colombo, che è cantautore, missionario comboniano e redattore di Nigrizia, di cui ho diverse musicassette e diversi CD comprese alcune raccolte e qualche musicassetta del suo gruppo Open Arms.

    • Staff ha detto:

      Grazie per la segnalazione, in giro ce ne sono tantissimi, abbiamo giocoforza fatto una selezione coi più celebri.