Battiti Live 2015: da Gallipoli il racconto della terza serata

L’area portuale nella città vecchia di Gallipoli ha ospitato la terza serata di Battiti Live 2015.  Di nuovo in Salento, per quella che è definita la “Ibiza d’Italia” ed in effetti lo scenario era davvero di quelli magici. Serata specialissima per parecchi. Prima di tutto per Maddalena Corvaglia, leccese doc, che ha affiancato come sempre Alan Palmieri e Celeste Savino in conduzione.

Baby K

E poi per i Boom Da Bash. La crew salentina, che ha aperto la serata, è stata accolta con una vera ovazione dal pubblico: diventati famosi per il rap in dialetto, continuano a farlo con grande successo mescolando col vernacolo anche l’italiano e l’inglese: “L’importante” vede la partecipazione degli Otto Ohm, band romana presente però solo su disco (sic!) così come The bluebeaters in “Sole ancora” estratto da “Radio Revolution”.

Applausi a scena aperta a Radionorba e al team organizzativo per aver scommesso anche sui nomi stranieri. Il congolese-sudafricano Tresor – per la prima volta in Italia – farà ballare parecchi nei prossimi mesi con “Mount Everest”. Meno bene  Guadalupe, cantante italo-messicana che propone una  versione non particolarmente accattivante (e in playback) del classico “Quizas quizas quizas”. In ogni caso, una vera manifestazione musicale serve anche a scoprire le novità, come in questo caso. Il coraggio di andare oltre il mainstream, anche solo per due passaggi. Tresor fra l’altro è uno dei giovani artisti emergenti migliori d’Africa, passato anche su Rolling Stones e già vincitore di diversi dischi di platino. In Italia esce per la Time Rec.

Conferme su tutto il resto. Deborah Iurato è un buon talento, non sempre le danno buone cose da cantare: “Anche se fuori è inverno” funziona. Il nuovo singolo “Libere” ricalca le sonorità di Alessandra Amoroso e insomma. “Da sola” è un midtempo medio. La ragusana soffre un po’ del ricambio rapido di coloro che escono da “Amici” e questo, mentre è ancora un pò in costruzione, non gioca a suo favore.

Anna Tatangelo

Nesli si è ormai spostato sul pop. L’abbiamo detto anche a Sanremo: non è che abbia tutta questa gran voce, però si impegna parecchio e scrive bene. Sta crescendo, in questo senso: “Quello che non si vede” lo conferma su sonorità completamente diverse da quelle con cui era nato. “Andrà tutto bene”, che dà il titolo dall’album si ascolta volentieri, il brano “Buona fortuna amore” funziona meglio su disco che dal vivo. Anna Tatangelo e il suo nuovo singolo “Inafferrabile”.  Non abbastanza forte ma neanche così scarso. Insomma, resta un po’ sospeso. Sempre meglio, comunque di “Libera”, il pezzo sanremese, che proprio no, non s’ascolta in nessun modo.

Baby K  (in uscita “Kiss Kiss Bang Bang”, il primo album competo) e Giusy Ferreri si confermano  dopo la tappa di Brindisi: la rapper di Singapore parte con “Non cambierò mai”, quindi ecco “Roma Bangkok” con Giusy Ferreri che anticipa il  miniconcerto della cantante palermitana (decisamente con parecchi problemi ieri sera, fra auricolari, microfono e voce). Tornano dopo il successo della serata di Bisceglie (che potete rileggere qui) e conferme su tutta la linea per Francesca Michielin (“L‘amore esiste” e “Battito di ciglia“) e  per Nek, ormai pienamente rilanciato: per lui “Lascia che io sia“, “Se telefonando” (impressionante sentire giovanissimi cantare un pezzo del 1966!) e “Fatti avanti amore”.

Prossima settimana carovana a Manfredonia, sperando che i microfoni fischino meno di quanto non abbiano fatto stavolta e le cuffie funzionino. Qui sotto, per uno strappo alla regola del nostro sito che vuole solo pezzi europei, vi facciamo riascoltare Tresor, perché è forte davvero.

Emanuele Lombardini

Giornalista, ternano, cittadino d'Europa, liberale. Già speaker radiofonico. Ha scritto e scrive di cronaca, sport, economia e sociale per giornali nazionali e locali per vivere; scrive di musica su siti e blog per sopravvivere.

Potrebbero interessarti anche...