X Factor 9 – Le audizioni: brillano Iron Mais, sorpresa Van Houten

Le band, in generale i gruppi di qualunque numero di componenti che suonano oltre a cantare, si stanno confermando l’intuizione migliore di questo X Factor. La terza puntata di audizioni, infatti, incorona il country degli Iron Mais, che prima incantano con una versione particolarissima di “El Diablo” dei Litfiba e poi con un inedito licenzioso in inglese. Il country è genere difficilissimo da noi (ne sa qualcosa Violetta Zironi, già scomparsa…), ma loro sono sufficientemente folli per colpire.

Iron Mais

Pubblico in visibilio anche per i Van Houten, fratello e sorella (lui sembra John Lennon), che voce e chitarra, cantano un pezzo che ha per protagonista l’industriale dei tortellini Giovanni Rana. Elio ride a crepapelle. Passano, chissà cosa avranno ora in serbo. Entrano separatamente anche due fidanzati, Marco Sciortino (“Iron sky” di Paolo Nutini) ed Alba Plano (“Love is a losing game” di Amy Winehouse).

Suggestiva la performance alla loopstation di Sara Loreni, mentre si riprende in corsa Marco Gori che stecca all’inizio su “Grace Kelly” di Mika ma poi sorprende sul falsetto e passa. Bene anche i Moseek (“Mountain boy” dei Bronski Beat), Erica Tara e Giacomo Rungo che ha deciso di farsi chiamare col nome d’arte di Eva.

Immagine

Entrano anche Andrea Prestianni, Cranio Randagio, The Crowsroads, Angel Gabriel Marmolejos, The Helèna, Eva Calvani, Karmel Lizzo, Entropia, Vox Folla, Scream to cows. Fra gli scartati si rivede la perugina Federica Moriconi, imbarazzante come l’anno scorso.

C’è chi la prende a ridere, come il 57enne Valerio Ferraresi che fa cantare a tutti “La mazurka di periferia” e chi la prende malissimo, come Giuseppe Forchia (“ma ora sceglierò un nome d’arte”), che si esibisce in una svociata performace su Bring me to life degli Evanescence, viene bocciato, si prende anche la stoccata del conduttore Cattelan (“Devi fare meno il figo, ti poni malissimo”) ed esce dicendo che sono gli altri ad avere torto.

Una storia già vista, insomma. A Sherif Elfishawi, in arte Sheffo, non bastano 50mila followers su youtube: la sua “Counting stars” degli One Republic non convince i giudici che lo bocciano. Dalla prossima settimana spazio ai bootcamp che selezioneranno i 24 degli Home Visit.

Emanuele Lombardini

Giornalista, ternano, cittadino d'Europa, liberale. Già speaker radiofonico. Ha scritto e scrive di cronaca, sport, economia e sociale per giornali nazionali e locali per vivere; scrive di musica su siti e blog per sopravvivere.

Potrebbero interessarti anche...