X Factor 13: ecco gli ammessi agli Home Visit per le categorie Uomini 16-24 anni e Over 25

Dopo la prima settimana di bootcamp di X Factor sono stati scelte le  Donne Under 25 (agli home visit) Maryam, Beatrice Giliberti, Kimono, Sissi, Giordana Petralia ed i Gruppi (ammessi agli Home Visit Booda, La Sierra, K-Mono, Seawards, Kyber), stasera tocca a Uomini Under 25 e Over 

Uomini 16-24 anni (coach: Malika Ayane)

Renato Torre (Riccione dei The Giornalisti): Senza mordente, è visibilmente emozionato ed infatti anche Malika Ayane dice che non è sufficiente per conquistarsi la prima sedia del lotto. E poi, come si fa, a portare ‘Riccione’?…

Riccardo Berticelli (50 Special dei Lunapop): Una canzone che non è proprio l’ideale per mostrare le doti canore in una selezione. Non stecca ma nemmeno emoziona particolarmente. Lo fa sedere, non senza esitazioni. Poi lascia il posto a Michele

Salvatore Medica (Canzone contro la paura di Brunori SAS): Onore al merito per la scelta del brano, ma purtroppo questa mossa finisce per penalizzarlo nell’esibizione. Non si capisce una parola. Non entra.

Nuela (inedito Ti voglio al mio funerale): Continuo  a considerarla una sedia sprecata, tolta a qualcuno che fa musica seriamente. A meno che non sei Elio, è molto difficile usare l’ironia in musica e risultare credibili.

Enrico Di Lauro (Lost di Micheal Bublè): Malika Ayane è totalmente conquistata, non c’è dubbio che lui sia bravo, anche se Michael Bublè è sempre molto inflazionato. Si siede.

Lorenzo Rinaldi (Let her go di Passenger): Convince ancora Malika Ayane con la sua esibizione, anche se l’inglese è un poì cosi. Il mio  concittadino si siede. Grande tifo per lui. resta dentro, ora non gli restano che gli Home Visit.

Neva (Scusa di Izi): Fuori tempo e poco convincente, quando fai il rap di altri non é facile centrare la performance. Sfera glielo fa notare. Si siede, poi si alza.

Daniel Acerboni (I’ll never love again di Lady Gaga): Non m’era piaciuto alle auditions, continuo a non trovarlo niente di che. E secondo me ha pure steccato. Si siede al posto di Neva.

Michele Sette (The blower’s daughter di Damien Rice): Ancora una volta convicente, una delle voci migliori della categoria quest’anno. Prende il posto di Riccardo, poi deve alzarsi a sua volta. Fischi del pubblico.

Karma (Je so’pazze di Pino Daniele): Fregato dall’emozione, sbaglia tutto o quasi. Niente da fare. E del pezzo base non ha nulla.

Michelangelo Cavadini: Il ticinese appare confuso, Malika Ayane non lo sceglie e lui non é tanto daccordo.

Davide Rossi (Ordinary People di John Legend): Come già alle audizioni, il cantante e pianista reatino è fra quelli che maggiormente colpiscono. Si prende la quinta sedia a scapito di Michele Sette.

Ammessi agli home visit: Davide Rossi, Lorenzo Rinaldi, Enrico Di Lauro, Nuela, Daniel Acerboni

Over 25 (coach Mara Maionchi)

Biagio La Perna (Roar di Katy Perry):  Questo ragazzo  oltre ad avere una bella voce, fa il tifo per tutti quanti gli altri. Mara gli dà una sedia, poi deve lasciare il posto a Jordy Brown.

Ciccio Sanchez: (Anche fragile di Elisa):  Non mi convince. E nemmeno Mara Maionchi. A casa.

Tomas Tai (A song for you di Leon Russel): In molti in studio si emozionano. Sicuramente è bravo, canta molto bene. Si siede.

Flora Cavina (Sai, ci basta un sogno di Raphael Gualazzi): Brava, ma niente che basti per convincere prendersi una sedia secondo me. Invece si siede. Poi però deve alzarsi.

Rosso Petrolio (Sabato italiano di Sergio Caputo): Un plauso da parte mia solo per aver portato sul palco un artista straordinario ma un po’ dimenticato dal mainstream. La prova è così così, ma la Maionchi lo fa sedere, poi deve alzarsi.

Marco Puglisi: Non mi piace questo modo di cantare. Si siede, poi deve lasciare il posto a Comete.

Jordy Brown  (Un matto di Fabrizio De Andrè): Brano straordinario della produzione dell’artista genovese, lui ancora una volta molto molto convincente. Si siede grazie allo switch.

Martina May (Prima di andare via di Neffa): Mara Maionchi dice che non è pronta e io sono d’accordo.

Gabriele Troisi: Ancora una volta voce e pianoforte, altra prova straordinaria. Dentro, al posto di Flora

Uale: Rielabora in italiano un testo inglese e lo fa banalmente. Fuori.

Comete (En e Xanax di Samuele Bersani): Intensa, come il testo profondo di questa canzone richiede. Diretto, preciso. Molto bene. Si siede con lo switch.

Nicola Cavallaro (Somone you loved di Lewis Capaldi): Le hit in classifica sono sempre una trappola, ma lui non ci cade. Molto bravo, si prende una sedia

Ammessi agli home visit:  Nicola Cavallaro, Gabriele Troisi, Comete, Jordy Brown, Thomas Tai

Emanuele Lombardini

Giornalista, ternano, cittadino d'Europa, liberale. Già speaker radiofonico. Ha scritto e scrive di cronaca, sport, economia e sociale per giornali nazionali e locali per vivere; scrive di musica su siti e blog per sopravvivere.

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